Un inizio umile in Colombia
Carlos Bacca è un nome che risuona nel mondo del calcio, ma la sua storia inizia in un piccolo comune colombiano di appena 26mila abitanti. Fino ai 22 anni, Bacca non era ancora un calciatore professionista.
Durante il giorno, si divideva tra il lavoro come pescivendolo e controllore sugli autobus, mentre la sera si dedicava alla sua vera passione: il calcio. Con un pallone fatto di stracci e una canna da pesca in mano, sognava di diventare un calciatore professionista, un sogno che sembrava lontano ma non impossibile.
Il salto verso l’Europa
La carriera di Bacca ha preso una svolta decisiva nel 2012, quando è stato ingaggiato dal Bruges. Qui, il giovane attaccante ha mostrato il suo talento, segnando 31 gol e fornendo 15 assist in sole 54 partite. La sua abilità nel gioco, unita a una tecnica sopraffina, ha attirato l’attenzione di importanti club europei. Nel 2013, il Siviglia ha deciso di puntare su di lui, e da quel momento la vita di Bacca è cambiata radicalmente. Con il Siviglia, ha collezionato trofei e ha vissuto notti magiche, segnando 49 reti in 108 partite e contribuendo a due vittorie in Europa League.
Il successo in Italia e oltre
Dopo il successo in Spagna, Bacca ha fatto il suo ingresso nel calcio italiano, firmando con il Milan per 30 milioni di euro. Qui, ha continuato a brillare, segnando un gol nel derby e vincendo la Supercoppa Italiana. La sua carriera è stata costellata di successi, tra cui una tripletta e 35 gol in due anni. L’ultima grande avventura di Bacca è stata al Villarreal, dove ha aggiunto un’altra Europa League al suo palmarès nel 2021. Oggi, a 38 anni, è la punta di diamante dell’Atletico Junior, dimostrando che la passione e la determinazione possono portare a risultati straordinari.