Dopo la sconfitta contro l’Atlético di Madrid, il tecnico del Valencia, Carlos Corberán, ha espresso il suo punto di vista riguardo a un episodio controverso nella partita: preferirebbe considerare che il tocco di Javi Galán a Mestalla non sia stato un fallo da rigore.
Infatti, con un punteggio di 0-2, un gol avrebbe potuto modificare radicalmente il corso dell’incontro. Durante la conferenza stampa, Corberán ha affermato: “Ci sono momenti in cui, dopo un colpo, non voglio nemmeno analizzare la situazione. Riconosco l’esistenza di un regolamento e di varie interpretazioni.
E’ evidente che c’è stato contatto, ma non so se questo influisca sulla posizione. Anche se Simeone ha reclamato il rigore, preferisco pensare che non ci fosse, poiché è meno doloroso.”
Il tecnico ha inoltre sottolineato che la sua squadra avrebbe potuto gestire alcune situazioni in modo più efficace, evidenziando come la comodità di Antoine Griezmann sia stata una delle chiavi della partita. “Il match si è diviso in due fasi. I goal che abbiamo subito erano evitabili e dovremo correggere gli errori. Contro avversari di questo calibro, ogni disguido si paga a caro prezzo, specialmente se ci si trova in svantaggio. La cosa positiva è stata la reazione nella seconda frazione, siamo stati più incisivi, ma non abbiamo sfruttato le occasioni. Il terzo goal, per me, è stato solo un episodio secondario,” ha dichiarato.
In conclusione, Corberán ha notato che i giocatori mostrano segni di dolore sia durante l’intervallo che al termine della partita. “La squadra ha fiducia in se stessa e nelle possibilità a sua disposizione. Questa frustrazione è proporzionale alla credenza nel gruppo. Ci si confronta con un avversario ambizioso, ma i ragazzi sono motivati a lavorare duro e a creare opportunità in ogni incontro. Dobbiamo continuare a evolvere,” ha concluso.