Lunedì scorso si è tenuto il primo incontro tra Rafael Louzán, presidente della RFEF, e José Manuel Rodríguez Uribes, Segretario di Stato per lo Sport e presidente del CSD, presso la sede del Consiglio Superiore dello Sport. Louzán ha enfatizzato come l’incontro sia stato positivo e rappresenti il primo di una serie di incontri futuri.
Ha affermato che era una riunione necessaria e ha espresso la sua soddisfazione, sottolineando l’importanza del consenso per il calcio spagnolo. Ha comunicato al Segretario di Stato che anche il Governo dovrebbe partecipare a questo accordo e che c’è una buona apertura da parte sua.
Si tratta ora di affrontare le importanti sfide che ci attendono, come la finale della Europa League a Bilbao, quella della Champions League che Madrid spera di ospitare nel 2027, e il Mondiale del 2030, per il quale è fondamentale la cooperazione e la comprensione del Governo.
Rafael Louzán ha anche parlato della recente istituzione della Commissione Interterritoriale da parte del Governo, in vista del Mondiale 2030. Ha ricevuto conferma che il Governo intende collaborare attivamente, ritenendo cruciale l’inclusione di FIFA e RFEF. Ha suggerito l’importanza di coinvolgere le città, un aspetto considerato interessante dall’altra parte. Finora, undici città hanno confermato la loro disponibilità, mentre Valencia e Vigo sono ancora in attesa. È stato sottolineato che la Spagna non può permettersi di presentare un’immagine di divisione. “Dobbiamo unirci” è il messaggio chiaro trasmesso da Louzán.
Infine, riguardo a possibili mancanze di rispetto nei suoi confronti da parte del CSD, il presidente della RFEF ha chiarito che aveva già esposto la sua opinione in merito. Ha ribadito che non avrebbe agito in quel modo e ha comunicato il suo punto di vista sia ai membri del CSD che al Segretario.
Mi ha riferito di essere molto soddisfatto della mia situazione attuale e che ora non ci sono ostacoli per lavorare insieme. Rappresentiamo un’importante industria e un marchio di grande valore, quindi è fondamentale che tutti partecipino. Per quanto riguarda le sedi ufficiali del Mondiale 2030, Rafael Louzán ha sottolineato che l’incontro di oggi è stato un primo passo di dialogo, poiché non ci sono stati incontri recenti e pertanto è servito per quanto è servito. Ha aggiunto che il Segretario di Stato è interessato a garantire che Valencia e Vigo abbiano delle possibilità. Ho già manifestato che se Valencia rispetta il piano e anche Vigo, nonostante le complicazioni dovute alla capienza dello stadio, perché non considerarli? È fondamentale che le città si uniscano alla commissione interterritoriale per essere informate su tutto ciò che il Governo può offrire, non solo in riferimento agli stadi, ma anche per questioni sanitarie, infrastrutturali e di trasporto, che rivestono un’importanza cruciale.