Álvaro Valles ha dichiarato di desiderare un legame con il Betis

Il portiere Álvaro Valles, originario di La Rinconada e di 27 anni, ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile del Real Betis. Recentemente, è tornato a vivere a Siviglia, dove si prepara a diventare padre per la terza volta. Spera di poter indossare nuovamente la maglia verdiblanca nella prossima stagione, dopo aver rescindere il suo contratto con la UD Las Palmas, squadra in cui ha trascorso gli ultimi sette anni.

Durante un’intervista con Radio Marca, Valles ha dichiarato: “L’affetto che ricevo dai tifosi del Betis è molto intenso. Non mi sorprende, dato che ho sempre seguito il club e conosco bene i suoi sostenitori e la loro passione”. Inoltre, ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto: “È bello sapere che ci sono e che mi tengono in mente.

Non devo nascondermi: il Betis è il club della mia vita e della mia città, e sarebbe un sogno essere associato a questo club in futuro”. Valles ha scelto di non rinnovare con Las Palmas lo scorso estate e ha trascorso l’intera stagione in tribuna, con la speranza di tornare al Betis. “Nessuno è profeta in patria. Tutto accade per una ragione e niente è casuale. Se bisogna partire, non si può avere paura. Sono partito con l’entusiasmo di un bambino, cercando un’opportunità nel calcio professionistico. Ho lavorato duramente e a Las Palmas ho trovato ciò che cercavo. Sarò sempre grato per ciò che mi hanno dato e per il percorso che ho fatto fino ad oggi. Uscire dalla propria zona di comfort è sempre una sfida”, ha concluso, ripercorrendo la sua carriera dai primi passi nel Betis fino ai trasferimenti a Gerena e Xerez prima di approdare alle Isole Canarie.

Il Betis sta vivendo un momento positivo, ottenendo risultati soddisfacenti nonostante le difficoltà legate agli infortuni di alcuni giocatori chiave. Valles ha commentato anche l’episodio dell’espulsione di Antony e la successiva decisione del Comitato di Disciplina di annullare il cartellino rosso. “Ho visto la partita e inizialmente può sembrare che ci sia stata una foul pericolosa, però analizzando diverse riprese, si nota che non c’è stato alcun contatto con l’avversario, quindi la revoca della sanzione è giustificata, poiché risulta un po’ illogica. Non si può punire per un fallo che non è avvenuto.”

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