La riforma del vincolo sportivo: cosa cambia per Eccellenza e Promozione

La LND annuncia la fine dell'obbligo dei fuoriquota, ma le decisioni regionali rimangono cruciali.

Il cambiamento nel panorama calcistico dilettantistico

La recente riforma del vincolo sportivo ha portato a un cambiamento significativo nel calcio dilettantistico italiano, in particolare per le categorie di Eccellenza e Promozione. Con il Comunicato Ufficiale 340 della LND, pubblicato il 25 febbraio, si ufficializza la fine dell’obbligo dei fuoriquota a partire dalla stagione 2025/26.

Questa decisione, attesa da tempo, segna una svolta importante per le squadre che militano in queste categorie, liberandole da vincoli che hanno caratterizzato il calcio dilettantistico negli ultimi anni.

Le implicazioni della riforma

Nonostante l’abolizione dell’obbligo, la situazione non è così semplice.

Infatti, i singoli Comitati Regionali avranno la facoltà di decidere se mantenere o meno delle limitazioni, e quali annate rendere obbligatorie. Questo significa che potremmo assistere a scenari molto diversi a livello regionale. In alcune regioni, le squadre potrebbero continuare a dover schierare un certo numero di giovani, mentre in altre potrebbero non esserci più obblighi di questo tipo. Questo approccio decentralizzato potrebbe portare a una frammentazione delle regole, rendendo il panorama calcistico ancora più variegato.

Il futuro dei giovani nel calcio dilettantistico

La Lega Dilettanti ha espresso l’intenzione di continuare a promuovere l’impiego di giovani talenti, nonostante la scomparsa degli obblighi. L’auspicio è che le società, anche senza vincoli, possano investire nella formazione e nella crescita dei giovani calciatori. Tuttavia, la mancanza di regole uniformi potrebbe complicare questo processo. Le società dovranno trovare un equilibrio tra la necessità di competere e l’importanza di sviluppare i giovani, un compito che si preannuncia impegnativo.

Conclusioni e prospettive future

In sintesi, la riforma del vincolo sportivo rappresenta un cambiamento epocale per il calcio dilettantistico italiano. Mentre si apre la strada a una maggiore libertà per le società, resta da vedere come i Comitati Regionali gestiranno questa nuova realtà. La speranza è che, nonostante le differenze, si possa continuare a valorizzare i giovani talenti, garantendo un futuro luminoso per il calcio a livello locale.

Julián ha affermato: “Ci stiamo preparando per essere all’altezza, ora arriva il momento cruciale.”

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