Il Real Betis, guidato da Manuel Pellegrini, ha segnato un’importante vittoria sabato allo stadio Benito Villamarín, abbattendo un lungo incantesimo contro il Real Madrid, che non perdeva in quel campo dal 6 marzo 2020, poche settimane prima della sospensione de LaLiga a causa della pandemia.
Fino ad ora, il tecnico cileno non era mai riuscito a battere i merengues da quando è alla guida della squadra, a differenza della sua vittoria con il Málaga nel 2012. Sabato, tuttavia, il suo team ha offerto una prestazione eccezionale e si trova ora al culmine della stagione, con tre vittorie consecutive, una striscia che non vivevano dal marzo 2022, il giorno in cui Nabil Fekir si infortunò gravemente a Elche.
Fino a quel momento, il Betis non era stato in grado di recuperare una partita dopo aver subito il primo gol, raccogliendo tre pareggi e sei sconfitte. Inoltre, il club non riusciva a ribaltare il risultato contro il Real dalla lontana febbraio 2008, oltre 17 anni fa. Con questa vittoria, il Betis conquista il sesto posto e mantiene vive le speranze di raggiungere la quinta posizione, che quest’anno potrebbe valere un posto in Champions League. Giovedì, la squadra cercherà di continuare la sua serie positiva affrontando il Vitoria di Guimarães, con l’obiettivo di progredire nei quarti di finale della Conference League, traguardo mai raggiunto in ambito europeo. Nella Coppa del Re, sono stati eliminati dal FC Barcelona, ma in Liga e in Europa continuano a nutrire ambizioni.
Manuel Pellegrini, approfittando del momento di entusiamo tra i tifosi, ha colto l’occasione in conferenza stampa per rispondere a coloro che recentemente parlavano di insuccesso e fine del ciclo del tecnico. Ha affermato: “Non siamo mai stati a più di tre punti dai posti europei eppure sembrava ci fosse una grande crisi”.
Il Betis sta dimostrando una certa imprevedibilità in questa stagione. Il suo percorso nella fase della Liga di Conference è stato deludente e, in LaLiga, ha subito sconfitte contro tutte e tre le squadre in fondo alla classifica: Alavés tra le mura amiche, Valencia e Valladolid. Tuttavia, al Villamarín è riuscito a ottenere vittorie contro il Real Madrid e l’Atletico, un traguardo che non si verificava da anni, e ha anche pareggiato contro il FC Barcelona. Una situazione decisamente ‘Currobetis’ più che mai.
