Espanyol e Girona, rivali storici

Una serata di derby catalano si svolge a Cornellà-El Prat. L’RCD Espanyol, che storicamente è considerato il secondo club della regione e vanta 88 stagioni in Prima Divisione, affronta il Girona, squadra che nel 2017, dopo numerosi tentativi andati a vuoto, ha raggiunto la sua prima promozione nella sua storia, quasi 87 anni dopo la sua fondazione.

Tuttavia, nonostante il supporto dei suoi tifosi, le cose sono cambiate recentemente. In seguito a varie promesse non mantenute del suo proprietario assente, Mr. Chen, l’Espanyol si trova ad affrontare una crisi sportiva senza precedenti nei suoi quasi 125 anni di vita.

Negli ultimi cinque anni ha subito tre retrocessioni e l’atmosfera attuale suggerisce che, fino a nuove comunicazioni, i fondi sono limitati. Al contrario, il Girona ha beneficiato delle risorse economiche del City Group e del buon lavoro di Míchel Sánchez come allenatore e di Quique Cárcel nella dirigenza. Questa combinazione ha portato i roccogiallorossi a conquistare il terzo posto, garantendosi così un posto nella Champions League, da cui sono usciti a testa alta dopo aver affrontato squadre prestigiose come il Paris Saint-Germain, il Liverpool, il Milan e l’Arsenal. Un traguardo che l’Espanyol non è mai riuscito a realizzare, creando una certa pressione sul Girona, che si trova attualmente in una posizione intermedia in classifica, nonostante i più di 45 milioni di euro spesi durante il mercato estivo. Questa spesa appare in contrasto con la mancanza di investimenti per il settore sportivo, guidato da Fran Garagarza, che ha cercato rinforzi in prestito come Roberto Sánchez e Urko González de Zárate a gennaio. Questi due giocatori sono stati fondamentali per il recupero del team di Manolo González, il quale è riuscito a rimanere lontano dalla zona retrocessione, nonostante le vittorie di Alavés e Valencia e la sospensione della loro partita a Vila-real lunedì scorso.

Un’atmosfera inquietante per i blanquiazules, che nella fase di andata sono stati sconfitti pesantemente a Montilivi (4-1) dopo che il loro incontro contro il Valencia era stato posticipato a causa della DANA. Da quel triste 23 novembre molte cose sono mutate. Manolo, il cui operato era stato molto criticato, si sente ora più sicuro e sembra aver finalmente trovato la formazione ideale. Nel frattempo, Míchel continua a riflettere sul doppio centrocampo, con l’ex giocatore del Barcellona Arthur Melo che sta guadagnando sempre maggiore importanza, e si concentra soprattutto sull’attacco. Tra Abel Ruiz (oggi assente per infortunio), Bojan Miovski e Arnaut Danjuma, il totale dei gol nella competizione nazionale ammonta a nove, ben inferiori ai 24 gol (insieme a otto assist) realizzati dal ‘Pichichi’ Artem Dovbyk nella scorsa stagione. Il pericolo per le fasce sarà rappresentato da Viktor Tsygankov e Bryan Gil, due avversari temibili per i preparati Omar El Hilali e Carlos Romero, supportati dietro dal sempre efficace Joan Garcia, il portiere con il maggior numero di parate in LaLiga (93). Non mancheranno le emozioni, grazie agli ex giocatori dell’Espanyol David López, Cristhian Stuani e, in particolare, Yangel Herrera, il quale potrebbe ancora una volta zittire un pubblico che spera oggi di festeggiare la prima vittoria casalinga contro il Girona, un avversario che si sta facendo sempre più familiare.

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