L’Atlético si arrende a Getafe in appena cinque minuti

L’Atlético de Madrid ha iniziato la sua settimana in modo del tutto deludente, subendo una sconfitta nel match contro il Getafe al Coliseum. La squadra di casa ha ribaltato una situazione sfavorevole al minuto 87, segnando due reti grazie a un gol di Arambarri, dopo che Correa era stato espulso poco prima.

Per i colchoneros, la giornata è stata disastrosa; avevano preso l’iniziativa grazie a un calcio di rigore trasformato da Sorloth. Sebbene si attendesse un certo atteggiamento dal Getafe, nessuno si aspettava un Atlético tanto opaco, soprattutto con la possibilità di raggiungere il primo posto in classifica.

Simeone ha schierato Giménez al posto di Lenglet, che ha avvertito fastidi nel riscaldamento, e ha lasciato Barrios in panchina, partendo con tutte le forze disponibili. Tuttavia, la formazione ha faticato a trovare ritmo. Il Getafe si è dimostrato solido come al solito, bloccando ogni passaggio e non lasciando spazi. Inoltre, il terreno di gioco non ha agevolato il gioco veloce, costringendo l’Atlético a urtare ripetutamente contro la difesa avversaria, non riuscendo a creare molte occasioni. De Paul ha tentato di prendere l’iniziativa, ma le difficoltà non gli hanno permesso di fare molto, specialmente dopo un colpo ricevuto da Álvaro. Anche Giuliano ha provato a farsi notare, così come Llorente, ma gli altri giocatori non sono stati incisivi. Molina ha perso diversi palloni, e le corsie laterali, in particolare la sinistra con Galán e Lino, sono state completamente negate. Griezmann sembrava voler essere ovunque ma di fatto era assente, smarrito nella posizione di trequartista. L’unica occasione degna di nota dell’Atlético nel primo tempo è arrivata da un tiro di Griezmann al minuto 29, che ha generato solo un angolo. Il Getafe, dal canto suo, ha avuto un’opportunità chiara con un colpo di testa di Uche che Oblak ha bloccato senza problemi. Insomma, non c’era molto da mangiare in termini di emozioni in questo incontro. Disperato, Simeone ha deciso di intervenire durante l’intervallo.

Si prevedeva l’uscita di Nahuel, ma alla fine sono stati Lino e De Paul a lasciare il campo. In entrata Barrios e Correa sulla destra, mentre Giuliano si spostava sulla sinistra. Il Getafe continuava a mantenere il suo gioco, seguendo perfettamente le indicazioni di Bordalás, difendendosi senza affanni e minacciando occasionalmente in attacco, sopratutto con Coba. L’Atleti iniziava bene, dimostrando maggiore intensità e cercando di avvicinarsi alla porta avversaria. Tuttavia, ciò non bastava e Cholo decise di inserire Sorloth, noto per scardinare le difese avversarie nel match d’andata. Julián lasciò il campo, pronto a tornare contro il Barcellona. La situazione rimaneva invariata. Altro cambio: Lemar, fino a quel momento poco efficace, subentrò a un Molina non in giornata. Anche Gallagher prese il posto di Griezmann, il quale non sembrava ancora ritrovato. Bordalás, a sua volta, inserì Mayoral e successivamente Bernat per sostituire Coba, che stava rendendo al meglio. Mancavano 20 minuti alla conclusione e, all’improvviso, LA PARTITA PRESE VITA. Una punizione battuta da Lemar fece finire Le Normand a terra. L’azione venne esaminata, e si notò che il pallone colpiva il braccio di Alderete dopo un rimpallo su Soria. Una situazione ambigua. Cuadra Fernández si recò al monitor tra le proteste dei tifosi dell’Atletico. Fu fischiato il rigore, e le lamentele si spostarono verso il Getafe. Dopo una pausa di cinque minuti, Sorloth si preparò a calciare il penalty: Gol. Il 0-1 non era più sufficiente per il Getafe, che si lanciò in avanti in cerca del pareggio. La partita si animò, con i padroni di casa in pressing e l’Atletico pronto a colpire in contropiede. In una di queste azioni, Correa colpì Djené mentre cercava il pallone. L’ammonizione iniziale divenne cartellino rosso dopo l’intervento del VAR. Un compleanno festeggiato nel modo peggiore. E come ulteriore sfortuna, il Getafe riuscì a segnare.

Arambarri ha segnato dopo un’azione prolungata da parte di Duarte, grazie anche a una certa dose di fortuna. Sono stati concessi dieci minuti di recupero. Un altro tentativo di Arambarri ha deviato il tiro di Diego Rico. È stato fischiato un fuorigioco, ma in realtà non c’era. Le Normand ha interrotto l’azione. L’Atlético stava ottenendo la vittoria senza meritarla. Era in testa alla classifica, ma in cinque minuti si è completamente distrutto, permettendo al Getafe di capitalizzare. La squadra rossonera ha così perso l’opportunità di avvicinarsi alle prime posizioni del torneo, proprio prima di affrontare il Madrid in Champions e il Barcellona in LaLiga. Due gare decisive che affrontano con pessime sensazioni, ulteriormente confermate da cinque minuti di terrore.

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