Il Real Valladolid si prepara a disputare una partita cruciale per la salvezza contro un Real Celta in ottima forma. Nonostante il recente rafforzamento con l’ingaggio di Henrique Silva, il giocatore non sarà disponibile per questo incontro poiché necessita di tempo per ritrovare ritmo di gioco.
È un’osservazione interessante, dato che nel finale di campionato ci sono poche giornate rimaste e la squadra sembra destinata alla retrocessione; pertanto, non è chiaro quanto possa contribuire un acquisto che non può essere utilizzato immediatamente.
Il tecnico Álvaro Rubio ha confermato durante la conferenza stampa pre-partita che Silva non scenderà in campo, nonostante la sua “eccellente attitudine” e la volontà di aiutare la squadra.
I tifosi dovranno aspettare il prossimo incontro per vederlo in azione. Affrontare il Celta sarà una sfida ardua, e la formazione di casa si prevede intraprendente, con una difesa a quattro. Candela e Luis Pérez si contenderanno il ruolo di terzino destro, mentre Cömert potrebbe prendere il posto di David Torres al centro della difesa, con Aznou che agirà sulla fascia sinistra. Inoltre, con il rientro di Mario Martín dalla squalifica, è probabile che parteciperà dal primo minuto al fianco di Nikitscher; ci sono anche altre variabili nel centrocampo, con Juric o Grillitsch che potrebbero fare da supporto. La scelta finale dipenderà dalla strategia adottata dall’allenatore blanquivioleta.
Raúl Moro rappresenta senza ombra di dubbio l’elemento cruciale del Real Valladolid, assicurandosi così la posizione da titolare, a meno di incertezze o imprevisti. La vera interrogativo riguarda se Marcos André rimarrà l’unico attaccante in campo oppure se Sylla verrà schierato a supporto per aumentare l’efficacia offensiva. Non è una sfida facile per Álvaro Rubio, consapevole della qualità del gioco del Celta e delle limitazioni della sua squadra, sia in termini fisici contro un avversario di livello superiore, sia sul piano psicologico. Per questo motivo, ripone fiducia nel sostegno dei tifosi, che potrebbero rappresentare una spinta decisiva in questo incontro, designato come ad alto rischio dalla Commissione Antiviolenza.
Dall’altro lato, il Celta arriva allo stadio in un momento positivo della stagione, ma senza abbassare la guardia. La loro forma lontano da casa è preoccupante – l’ultima vittoria in trasferta risale al 5 ottobre contro Las Palmas – e i precedenti a Zorrilla, con tre sconfitte e due pareggi nelle ultime cinque partite, mettono i giocatori di Claudio Giráldez in allerta.
Con la vista su un possibile accesso in Europa, all’interno dello spogliatoio sanno che non possono permettersi errori contro squadre che lottano per non retrocedere e, in particolare, devono migliorare le prestazioni in trasferta. Il nuovo Zorrilla rappresenta un’importante opportunità di svolta, soprattutto in vista di un periodo caratterizzato da trasferte difficili a Mallorca, Barcellona, Real Madrid e Real Sociedad. Giráldez potrà contare su tutta la rosa, eccetto l’attaccante svedese Williot Swedberg, poiché il giovane Hugo Álvarez ha ricevuto il benestare medico. Come di consueto, il tecnico apporta cambiamenti alla formazione e, da quando è in panchina, non ha mai schierato due volte di seguito la stessa squadra. Domani non farà eccezione.
Javi Rodríguez, Beltrán e Moriba sembrano pronti a scendere in campo dal primo minuto. Una delle principali incognite riguarda la possibilità di utilizzare Iago Aspas, ancora non al massimo della forma, nella ripresa, optando così per Fer López, con Pablo Durán come opzione in attacco.
Le formazioni previste per il Valladolid includono: Hein; Luis Pérez, Javi Sánchez, David Torres o Cömert, Aznou; Nikitscher, Mario Martín; Iván Sánchez o Anuar, Grillitsch, Raúl Moro; Marcos André. Per il Celta di Vigo, si prevedono: Guaita; Javi Rodríguez, Starfelt, Marcos Alonso; Carreira, Moriba, Beltrán, Mingueza; Fer López o Aspas, Alfon, Pablo Durán.