I precedenti suggeriscono che la partita tra Barça e Osasuna rimarrà invariata: la Real Sociedad ha affrontato una situazione analoga e la RFEF non ha preso in considerazione il suo ricorso

Il recente rinvio della partita tra il Barça e l’Osasuna, a causa della morte del dottor Carles Miñarro, ha sollevato nuove polemiche nel calcio spagnolo. La Real Federación Española de Fútbol (RFEF) ha comunicato che il match si giocherà il 27 marzo.

Tuttavia, sia il FC Barcelona che il club navarro hanno manifestato il loro disappunto riguardo a questa decisione, sostenendo che la nuova data risulta molto svantaggiosa per loro. Il motivo principale del loro malcontento è che la partita si svolgerà immediatamente dopo una pausa per le nazionali, il che comprometterà il recupero dei calciatori impegnati con le rispettive selezioni.

Inoltre, alcuni giocatori non potranno essere presenti. Nel caso del Barcellona, i calciatori Ronald Araujo, Pablo Torre, Fermín, Raphinha e Gerard Martín saranno particolarmente colpiti, mentre per l’Osasuna Boyomo non potrà partecipare. La richiesta di entrambi i club si basa sul fatto che la data scelta non tiene conto dei tempi di recupero necessari per i giocatori che hanno giocato con le loro nazionali, oltre alla difficoltà di presenza per altri atleti. Entrambe le squadre concorderebbero nel considerare di svolgere l’incontro tra la 37ª e la 38ª giornata di LaLiga, quando ci sarebbero meno effetti negativi sulla forma fisica dei calciatori. Nonostante ciò, la RFEF rimane ferma nella sua posizione, affermando che la data indicata è la più appropriata in base al calendario delle competizioni. Il precedente della Real Sociedad Per supportare la sua decisione, la RFEF potrebbe citare un evento simile accaduto alla Real Sociedad durante la Copa del Rey. A novembre del 2024, la squadra di San Sebastián si trovò a dover affrontare il Jove Español durante un’interruzione per le nazionali, nonostante l’assenza di 14 dei suoi calciatori convocati.

Durante quella situazione, il giudice unico stabilì che la mancanza di alcuni calciatori, convocati per le loro nazionali, non era un motivo valido per rinviare un incontro. Di conseguenza, il match fu fissato per il 21 novembre, nonostante l’assenza di giocatori fondamentali per la squadra di Donostia. Questa decisione ha creato un precedente che potrebbe essere rilevante anche per l’attuale caso tra Barcellona e Osasuna. Anche se le circostanze in LaLiga differiscono rispetto a quelle della Copa del Rey, la linea difensiva della RFEF potrebbe seguire lo stesso ragionamento, sostenendo che gli impegni con le selezioni nazionali non giustificano una modifica del calendario dei tornei nazionali.

Maestrelli trionfa a Zadar e si prepara per il derby azzurro

La crisi della Virtus: un’identità smarrita e un futuro incerto