Eccoci qui, poiché siamo giunti a questo punto

C’era un misto di curiosità e apprensione riguardo il comportamento della squadra di Imanol in questa particolare fase del campionato, che si sarebbe svolta nel giro di poche settimane, culminando nel match di Vallecas, propizio per un atteso riposo.

Alla fine di questo complicato percorso, le impressioni lasciate dal team risultano piuttosto ambigue. Non si può dire che siano state negative, ma nemmeno positive, portandoci a una situazione di incertezza. La squadra ha affrontato questa sfida con tre obiettivi, e al termine, uno di essi è stato chiuso definitivamente, un altro si è rivelato più complesso del previsto, e il terzo presenta una situazione delicata.

In questo senso, la valutazione non è particolarmente lusinghiera. È importante riconoscere le attenuanti che potrebbero rendere meno severa la critica, come la stanchezza accumulata, gli infortuni e alcune decisioni arbitrali discutibili. A questo punto, resta da considerare le possibilità della squadra di concludere la stagione in modo dignitoso. In Europa, in attesa di sapere l’esito delle proteste del club per l’incidente di Manchester – che temo sarà di scarsa rilevanza – le chance sono ormai ridotte al lumicino. Davanti a noi si presentano due sfide: la prima, a breve termine e di maggiore difficoltà, è quella di sovvertire il risultato della Coppa contro il Real Madrid al Bernabeu, mentre l’altra, apparentemente più facile ma di lungo periodo, è quella di risalire in classifica nella Liga per conquistare posizioni europee prima della fine della stagione. C’è ancora tempo per risolvere la situazione e chiudere l’anno con risultati positivi.

Sin dall’inizio, eravamo consapevoli della possibilità di questo evento, e non dovrebbe sorprenderci troppo. Siamo qui, perché ci siamo arrivati, e scopriremo dove ci porterà. Mariezkurrena, un nuovo candidato. Il personale è impaziente di assistere all’arrivo di quel “messia” camuffato da ‘9’ che risolva i problemi offensivi della squadra; perciò, ogni segnale di speranza viene accolto con entusiasmo. È il caso di Arkaitz Mariezkurrena, il quale, con i suoi quindici minuti di grande rilevanza a Vallecas, impreziositi da un gol, ha riacceso l’entusiasmo tra i sostenitori della Real, che attendono con trepidazione l’emergere di un giocatore decisivo nella fase finale dell’azione, necessario a questa squadra. Arkaitz è uno dei tanti talenti della scuola di Zubieta che emerge in un momento cruciale, mette in evidenza il suo valore, conquista il favore di un pubblico pronto ad accoglierlo e, ora, deve dimostrare, cosa ben più ardua, di essere all’altezza di un compito così impegnativo. Un’affermazione diffusa nelle ultime ore è che “il ragazzo di Astigarraga ha fatto più in 15 minuti di altri in 75”, affermazione che, in effetti, riflette la realtà, ma la cui importanza rimane limitata a ciò che percepiamo. La parte più difficile deve ancora arrivare, ma è positivo che nuovi candidati inizino a farsi avanti. I portieri della Real. Domenica scorsa, a Vallecas, Remiro ha disputato la sua partita numero duecento come portiere della Real Sociedad in Liga, un dato che evidenzia il suo progresso. In un anno in cui una delle notizie più piacevoli è stata la scoperta che la Real sembra finalmente avere un secondo portiere, rappresentato da Unai Marrero. Ora, la Real dispone di due portieri fidati.

Quasi dodici anni fa, la Real Sociedad ha calcato per la prima volta il terreno di Old Trafford. L’atmosfera era mista, tra nervosismo e attesa, a causa dell’importanza dell’avversario e del palcoscenico. Adesso, dopo quasi dodici anni, la squadra è tornata a quel mitico stadio, avendo già avuto altre occasioni di confronto. Sebbene la Real non abbia mai smesso di rispettare il Manchester United, ha finalmente dimostrato di essere pronta a competere nel loro campionato.

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