Maroan Sannadi è emerso come una delle rivelazioni più significative dell’Athletic nella stagione 2024-25. Il club basco ha ingaggiato l’attaccante di origini marocchine il 1° febbraio, prelevandolo dal Barakaldo, dove era in prestito dall’Alavés. Nello stesso giorno ha già iniziato ad allenarsi con i nuovi compagni e ha fatto parte della lista per la partita contro il Betis, disputata allo stadio Benito Villamarín.
Anche se non è sceso in campo in quell’occasione, ha esordito nella gara successiva contro il Girona a San Mamés, subentrando al minuto 65 al posto di Guruzeta. La sua performance ha sbalordito tutti. Da quel momento ha collezionato ulteriori sette presenze, inclusi cinque in campionato e due in Europa League, e ha già segnato.
Ha realizzato il terzo gol nella schiacciante vittoria contro il Valladolid. Oggi si è presentato ai media a Lezama per riflettere sui suoi due mesi trascorsi come leone. “Ogni giorno mi innamoro sempre di più dell’Athletic”, ha dichiarato il ventiquattrenne. “Vengo a Lezama con il sorriso, mi sento davvero fortunato di essere qui”, ha aggiunto. L’attaccante ha descritto la sua esperienza: “È stato tutto nuovo per me, un cambiamento improvviso. Provengo dal Barakaldo e lentamente mi sono adattato ai nuovi compagni, allo staff tecnico e agli allenamenti. Sono molto soddisfatto e mi trovo bene”. Quando gli è stato chiesto se fosse come si aspettava, ha risposto: “Immagini sempre, ma finché non lo vivi, ti rendi conto che c’è una grande differenza. Ora esco raramente da casa. Ovunque vada, la gente mi saluta, vuole farsi foto con me. La gestisco bene, bisogna godersi il momento”. Il suo debutto è stata la sua esperienza più emozionante. “Sono venuto a San Mamés per molti anni, l’ho vissuto da spettatore. Quando entri in campo, è un’esperienza completamente diversa, qualcosa di incredibile che non dimenticherò mai”, ha affermato.
Ernesto Valverde sta dando ampio spazio a Maroan: “Cerco di allenarmi nel migliore dei modi, poi è il mister a prendere le decisioni. Sono soddisfatto dei minuti che sto giocando. Sarò sempre presente quando la squadra avrà bisogno di me, che è la cosa più importante”. L’attaccante ha descritto le aspettative del tecnico: “Mi chiede principalmente di essere me stesso e di mantenere la calma”. Maroan ha chiaramente percepito la differenza di livello passando dalla Prima Federazione alla Prima Divisione. “Se dicessi di non avvertire il cambiamento, mentirei, poiché si gioca contro avversari più preparati e con una condizione fisica simile alla mia. Si sente davvero la differenza”. I difensori centrali ora sono di livello élite. “Rimango stupito dalla loro intelligenza difensiva e dalla rapidità con cui agiscono. Quando vedo Hummels gestire un’azione al quinto minuto, comprendo che siamo a un altro livello. Cerco di apprendere da loro, hanno molta esperienza in Prima e il mio obiettivo è migliorare ulteriormente”, afferma.