Durante un incontro con i media, Beatriz Álvarez, presidente della Liga F, ha dichiarato a San Mamés che il tema dell’arbitraggio non dovrebbe essere influenzato dal genere. Questo punto di vista è condiviso dalla maggioranza dei club e delle calciatrici, che ritengono che la lega professionale femminile spagnola debba avere un arbitraggio di alto livello.
“Vogliamo sostenere l’idea che ci sia una carriera arbitrale unica, valida per arbitri e arbitre”, ha affermato Álvarez. Con oltre 30 anni di esperienza nel calcio femminile, proveniente dall’Oviedo Moderno, ha sottolineato che non dovrebbe essere una prerogativa delle donne arbitrere nella Liga F.
Ha inoltre fato notare che, sebbene ci sia stata attenzione mediatica recente a causa di un errore durante la partita tra Barcellona e Real Madrid, i club stanno esprimendo questa opinione da anni. In una riunione di lavoro tenuta ieri, il sentiment è stato ribadito. “Questa non è solo la mia posizione, ma anche quella di molti altri”, ha spiegato.
Durante il suo intervento, la presidente ha sostenuto che devono arbitrare i migliori e le migliori e ha evidenziato che la maggior parte delle arbitri attuali proviene dalla Tercera RFEF. Oltre a Marta Huerta, che ha già officiato nel campionato di LaLiga EASports, ci sono altre due arbitri in Prima RFEF e una in Seconda RFEF. “Speriamo di avere presto 20 arbitri di livello superiore”, ha aggiunto. Riguardo all’arbitraggio, il CEO della liga, Pablo Vilches, ha rivelato che la Liga F sta valutando l’introduzione di un sistema simile all’Instant Replay del basket, piuttosto che del VAR, il quale richiede una notevole infrastruttura, e prevede due ‘challenge’ per ciascun allenatore, qualora la FIFA dia il suo assenso.
Álvarez ha sottolineato i progressi significativi della Liga F nei suoi primi “tre anni” di esistenza. Sebbene si trovi ancora in una fase iniziale di sviluppo, ha già acquisito un posto di rilievo tra le competizioni calcistiche a livello mondiale. Ha affermato: “Siamo tra le tre migliori leghe del pianeta, e considerando il tempo trascorso, questo parla chiaro sulla vitalità del torneo”. La presidente ha anche evidenziato come la Spagna rappresenti un punto d’attrazione per le calciatrici, mettendo in risalto che il calcio è ormai “il secondo sport più praticato dalle ragazze in Spagna, subito dopo il basket”. Ha quindi anticipato che “le nostre principali sfide ora sono l’ampliamento del pubblico e l’affluenza negli stadi”.
Durante l’incontro a San Mamés, la presidente ha speso belle parole per l’Athletic, dicendo: “Qui c’è più convinzione che semplice scommessa. La nostra attuale sfida è ambiziosa, riguardante investimenti e infrastrutture. L’Athletic è tra i club che investe di più, fungendo da motore per il calcio femminile. In Euskadi, c’è una mentalità più aperta verso lo sport femminile”. Infine, ha sostenuto che, parlando di Clásico nel calcio femminile, è fondamentale considerare “due club fondamentali come, ad esempio, il Levante e l’Athletic”.