José Manuel Rodríguez Uribes, a capo del Consiglio Superiore dello Sport (CSD), ha espresso forti riserve nei confronti del presidente di LaLiga, Javier Tebas, riguardo alla situazione di Dani Olmo e Pau Víctor, sostenendo che la responsabilità che attualmente entrambi i calciatori del FC Barcelona siano in campo ricade su di lui.
Uribes ha contestato la scelta di Tebas di rivolgersi alla giustizia ordinaria, dopo che il CSD aveva già emesso una decisione a favore degli atleti blaugrana. “Tebas può certamente cercare il supporto della giustizia ordinaria, tuttavia noi abbiamo esaminato il ricorso presentato da Dani Olmo, Pau Víctor e il FC Barcelona, usando criteri legali rigorosi e valutando cosa sia stato definito dalla LaLiga e dalla Federazione in merito alla questione di Dani Olmo, stabilendo la nullità della decisione precedente”, ha spiegato.
Inoltre, il presidente del CSD ha criticato l’insistenza di Tebas nel ritenere di avere ragione, nonostante secondo lui si trovi in errore. “Non penso che Tebas sia testardo, ma piuttosto in errore; è illogico continuare su una strada che non è stata percorsa correttamente, non rispettando i procedimenti e le modalità stabilite, poiché nel diritto tali aspetti sono cruciali”, ha sottolineato Uribes.
Rodríguez Uribes è stato chiaro nel sottolineare che la responsabilità di vedere Olmo e Pau Víctor in campo appartiene a Tebas. “L’errore formale di LaLiga e della Federazione ha permesso a Dani Olmo di giocare, visto che noi non abbiamo l’autorità di intervenire nel merito del ‘fair play’. Olmo è in campo grazie all’errore di Tebas. Ricordiamo inoltre che LaLiga, il 3 gennaio, aveva dichiarato che il Barcelona era in regola con il ‘fair play’, mentre ora mette in discussione questa affermazione”, ha concluso Uribes.
Il presidente del CSD ha chiarito che, nel caso in cui la giustizia ordinaria dovesse accettare il ricorso presentato da LaLiga, saranno vincolati a rispettarne il verdetto. Ha aggiunto: “Non penso che abbiamo la legittimazione per agire in tal senso. Abbiamo già preso una decisione in sede di appello e, se il tribunale amministrativo deciderà diversamente, ne prenderemo visione. Tuttavia, voglio sottolineare che rispetteremo quanto stabilito, poiché è nostro dovere osservare lo Stato di Diritto”, ha concluso.