Nel Sevilla, l’atmosfera è estremamente tesa e un ulteriore cambiamento radicale nel progetto ha suscitato ancora più malcontento tra i tifosi, che faticano a comprendere la situazione attuale. Sebbene una considerevole parte dei sostenitori accolga con favore il ritorno di Joaquín Caparrós alla guida della squadra, non riescono a dimenticare l’assurdità delle scelte fatte dai dirigenti, che hanno condotto a questa crisi.
Solo qualche settimana fa, nella quinta giornata di campionato, il club aveva prolungato il contratto di García Pimienta fino al 2027, mostrandolo in un video in cui il presidente, José María del Nido Carrasco, comunicava la notizia nello spogliatoio. Oggi, però, quel contratto si è trasformato in un licenziamento, dopo una serie di quattro sconfitte consecutive.
I tifosi stanno organizzando nuove manifestazioni e proteste per il prossimo incontro al Sánchez Pizjuán contro l’Alavés, per il quale hanno predisposto 10.000 biglietti che recano le immagini di Del Nido Carrasco e José Castro, accusati di aver portato il club in una situazione disastrosa, considerando che solo pochi mesi fa il Sevilla partecipava per la quarta volta di seguito alla Champions League.
