La Real Sociedad ha ripreso gli allenamenti a Zubieta con un’ottima partecipazione da parte del pubblico, visto che oltre 500 tifosi si sono presentati per assistere da vicino agli allenamenti dei loro beniamini. Tuttavia, sul fronte sportivo, non ci sono notizie confortanti, poiché non ci sono rientri dei giocatori infortunati e Barrenetxea ha dovuto saltare l’allenamento a causa di un dolore alla caviglia.
Durante la sessione, Imanol ha gestito 20 giocatori per 40 minuti, riducendo il gruppo a 19 quando Take Kubo ha lasciato prematuramente il campo. Nonostante l’allenamento sia durato solo un’ora, è stato particolarmente intenso e supervisionato da Roberto Olabe e Erik Bretos dall’alto del palazzo Gainditu.
Non erano presenti sul campo i giocatori infortunati Becker, Aguerd, Zubeldia, Zakharyan, Odriozola e Barrenetxea, né i giovani della squadra B, che generalmente hanno un giorno di riposo il martedì quando la prima squadra gioca la domenica. Dani Díaz, anche lui in fase di recupero, è stato avvistato mentre si allena in palestra insieme a Zakharyan, mentre Odriozola è uscito brevemente per salutare i più giovani tifosi in attesa.
Oyarzabal e Aritz sono stati i primi a scendere in campo, accolti dagli applausi del pubblico esattamente alle 11. Con una puntualità da orologio svizzero, la seduta di allenamento è partita poco dopo sotto la direzione di David Casamichana, con la consueta fase di riscaldamento. Inizialmente, gli atleti hanno svolto esercizi di mobilità articolare in coppia, seguiti da un gioco con una palla piccola, attualmente molto in voga, per poi passare a esercitazioni più intense con il pallone sul prato. Si sono avvicinati alla tribuna José Luis Orbegozo per un esercizio di possesso in sette contro sette, con la presenza di tre giocatori “comodini”. Brais Méndez e Take Kubo si sono posizionati sugli esterni, mentre Zubimendi è intervenuto in mezzo. Ci sono stati alcuni problemi di collocazione che hanno leggermente irritato Imanol.
Intorno al venticinquesimo minuto dell’allenamento, la Real ha iniziato a esercitarsi sulle conclusioni. Hanno cominciato con le azioni veloci. In un’area ristretta dotata di due porte, due giocatori dovevano attaccare contro altri due, che esercitavano una forte pressione, supportati dal portiere e da un giocatore extra posizionato lontano. Era un esercizio ad alta intensità, con cambi rapidi di ritmo e direzione. Marrero ha brillato con alcune parate spettacolari, mentre Óskarsson e Zubimendi hanno avuto qualche difficoltà a mantenere la stabilità. Dopo tre ripetizioni di cinque minuti, Kubo è andato a firmare autografi, conquistando gli spettatori, mentre il resto della squadra proseguiva con la parte principale dell’allenamento.
Attacchi rapidi e strategie contro difese basse
Nella fase finale della sessione, Imanol ha focalizzato l’allenamento prima sugli attacchi rapidi e poi su quelli statici contro blocchi difensivi molto bassi, simili a quelli schierati dal Mallorca nel match del sabato. In entrambe le fasi, ha posto particolare attenzione sulla pressione alta dopo la perdita della palla e sulla potente transizione difensiva per neutralizzare eventuali contropiedi. Si è svolto inizialmente un esercizio di cinque contro tre in velocità, dove i due esterni fungevano da giocatori di supporto. Al termine di ogni azione, il portiere doveva rilanciare rapidamente, cambiando i ruoli per una nuova azione rapida. Qui ci sono stati dei gol, festeggiati dal pubblico.
L’ultimo esercizio, più tattico, è stato un dieci contro sei in attacco statico. La squadra in arancione difendeva con quattro difensori e due centrocampisti, tutti molto arretrati, mentre gli altri giocatori si accumulavano nella zona centrale e nell’area, cercando di muovere rapidamente la palla in zona frontale per trovare uno spazio in cui infilarsi. Le segnature sono state rare in questa fase. La situazione è migliorata quando Turrientes e Sucic hanno assunto il ruolo di centrocampisti offensivi. L’allenamento si è concluso alle 12:02, dopo un’ora circa di attività.
Conversazione di Imanol con Aritz e Jon Martín
Dopo la conclusione della sessione, i portieri si sono ritirati nella loro zona per completare il caricamento programmato. Pacheco, seduto accanto al frigorifero delle bevande, si asciugava il sudore mentre chiacchierava con un membro dello staff. Imanol, dal canto suo, ha scelto di parlare, probabilmente riguardo questioni tattiche, con Aritz Elustondo e Jon Martín, che sono stati titolari nel match contro il Mallorca nella difesa centrale e potrebbero essere nuovamente selezionati per affrontare il Villarreal.
Il momento dedicato ai bambini
Dopo un goloso assaggio con Kubo, intorno alle 12, è finalmente arrivato il momento atteso dai bambini, che ha avuto una durata superiore rispetto all’allenamento: firme e fotografie. La squadra ha percorso l’intera ‘L’ del campo, dedicando più di un’ora agli appassionati in attesa. Come di consueto, l’ultimo a concludere la sessione di autografi è stato Imanol, il quale, nonostante iniziasse più tardi, ha ricevuto ancora una volta affetto da parte di tutti i presenti. Altri, come Traoré e Oyarzabal, si sono dati molto da fare, persino sollevando i bambini per scattare foto che rimarranno nei ricordi. Anche Sucic, che era stato fischiato sabato scorso da alcuni tifosi, ha firmato autografi con entusiasmo e ha ricevuto l’affetto dei più giovani. Nella zona dell’uscita dal ginnasio, diversi bambini hanno insistito, a gran voce, affinché uscisse il giovane infortunato Dani Díaz, il quale, finito il suo compito, ha aderito alla richiesta e ha distribuito autografi, mostrando un bel gesto.