La strategia del Real Madrid riguardo alla penalizzazione di Mbappé

Nel pomeriggio di ieri è stata resa nota la decisione presa dal Comitato Disciplinare della RFEF riguardo a Kylian Mbappé e il suo comporto nel match di domenica scorsa contro Antonio Blanco dell’Alavés, svoltosi allo Stadio di Mendizorroza. Inizialmente si pensava a una sanzione di due partite, ma alla fine il comitato ha inflitto solo una partita di stop.

Ci si chiede: come è possibile che la punizione sia stata la più leggera considerando quanto si è visto nei video di domenica? La spiegazione è che i membri del comitato non hanno visionato le immagini. Questo è avvenuto perché, affinché un video venga esaminato, deve essere presentato tra le osservazioni di un club.

Il Real Madrid, tuttavia, non ha fornito tali elementi. La scelta legale del club è stata quella di evitare di presentare contestazioni, dato che avrebbero potuto incorrere in una sanzione più severa per il giocatore, poiché una contestazione richiede l’inserimento di prove a sostegno. L’unica prova in queste situazioni è il video, utile per dimostrare un errore evidente nell’arbitraggio. Tuttavia, in questo caso, l’entrata era palese per tutti. Pertanto, i tre membri del Comitato Disciplinare hanno potuto fare riferimento soltanto al referto dell’arbitro Soto Grado, che riportava: “Per essere entrato con il piede a martello all’altezza della tibia di un avversario, nel tentativo di contendere il pallone, usando eccessiva forza.” Un punto chiave è che l’arbitro internazionale di La Rioja attesta che, nonostante l’entrata fosse “eseguita con il piede a martello all’altezza della tibia,” era comunque in contesa per il pallone.

Questo ci porta al primo punto dell’articolo 130 riguardante la “Violenza nel gioco”, applicato a Kylian Mbappé: “Si verifica una condotta violenta durante il gioco o come diretta conseguenza di un’azione in esso, a patto che tale condotta comporti un rischio, senza generare danni o lesioni, verrà punita con una sospensione da uno a tre turni o da un mese”. Poiché non si sono verificate lesioni, considerando la presenza del pallone, l’assenza di precedenti e la mancanza di prove contrarie, è stata inflitta la sanzione minima. Questa decisione, però, non può essere impugnata dal Real Madrid al Comitato di Appello. Tuttavia, il piano è già stato predisposto e l’attaccante francese salterà solo la partita di domenica prossima, potendo tornare in campo mercoledì della settimana successiva a Getafe e, soprattutto per il Real Madrid, per la finale di Coppa del Re contro il Barcellona.

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