La partita tra Espanyol e Getafe di ieri sera è stata caratterizzata dall’espulsione di Uche, calciatore del Getafe, all’inizio del secondo tempo a seguito di un intervento duro su Jofre. L’arbitro Ricardo de Burgos, inizialmente, ha mostrato un cartellino giallo, ma ha poi cambiato decisione a causa di un avviso ricevuto dal VAR per tramite di Jorge Figueroa Vázquez, elevando la sanzione a rossa.
Nel rapporto arbitrale, De Burgos precisa: “Al minuto 60, il giocatore (6) Uche, Christantus Ugonna, è stato espulso per il seguente motivo: è entrato con il piede a martello colpendo la tibia di un avversario, utilizzando un’eccessiva forza nella lotta per il pallone.
Il giocatore colpito non ha richiesto assistenza medica.”
Prendendo in considerazione quanto riportato nel rapporto e il caso recente di Kylian Mbappé, ci si aspetta che Uche venga sanzionato con una sola gara di sospensione, in base all’articolo 130 che tratta della violenza in campo e afferma che “ogni condotta violenta in occasione del gioco, che generi rischio senza conseguenze dannose, sarà punita con la sospensione da uno a tre turni o per un periodo massimo di un mese.” Tuttavia, la reazione successiva del calciatore nigeriano del Getafe potrebbe comportare una punizione più severa. L’arbitro internazionale ha aggiunto nel suo resoconto che, dopo l’espulsione, “è stato necessario contenere il giocatore e accompagnarlo fuori dal campo con l’aiuto di alcuni membri della squadra, dato che si avvicinava a me protestando in modo veemente contro la mia decisione.”
Se, secondo il verbale arbitrale e il Codice Disciplinare in vigore, si dovessero riscontrare delle infrazioni, si potrebbero accumulare due partite aggiuntive, come previsto dall’articolo 127 che tratta delle contestazioni all’arbitro principale. Questa normativa stabilisce che il contestare l’arbitro o i suoi assistenti, a meno che non sia considerata un’infrazione più grave, comporti una sospensione che va da due a tre partite, o una pena temporale fino a un mese. Pertanto, una sanzione minima di tre partite sarebbe possibile. Si potrebbe anche interpretare questo atto come un segno di disprezzo nei confronti dell’arbitro. In tal caso, la sanzione minima rimarrebbe invariata in base all’articolo 124, che punisce le espressioni di disprezzo o mancanza di rispetto verso arbitri o autorità sportive con una sospensione tra due e tre partite, o un mese di sospensione.
Solo se questa condotta venisse considerata una violazione delle norme sportive, si potrebbe aggiungere un incontro alla sanzione per l’espulsione stessa. Questo è specificato nell’articolo 129 dello stesso Codice, il quale prevede sanzioni fino a quattro partite o multe fino a 602 euro per comportamenti contrari al buon ordine sportivo, qualificabili come lievi. È anche possibile che l’organismo disciplinare scelga di non tener conto del verbale, poiché si limita a menzionare le contestazioni senza dettagliare le parole del giocatore, limitando così la sanzione a una sola partita.