L’Athletic si è presentato al Santiago Bernabéu con un chiaro intento di porre fine a una lunga striscia di sconfitte, che durava da 20 anni e 19 incontri nella casa madridista. L’ultima vittoria risale alla stagione 2004-05, sempre con Ernesto Valverde in panchina, quando i leoni si imposero grazie ai gol di Del Horno, noto per la sua abilità contro i merengues, e di Iraola nella ripresa.
Nella prima frazione, la squadra in maglia rossa e bianca ha mostrato un’ottima difesa, mentre nella seconda ha faticato a contenere l’attacco avversario, finendo per perdere e replicare il risultato che si era verificato frequentemente in quel campo. I leoni hanno così accumulato ben 17 sconfitte e solo 3 pareggi nelle ultime 20 stagioni.
Il tecnico Txingurri ha schierato una formazione con dieci modifiche rispetto all’undici che ha affrontato il Rangers giovedì scorso a San Mamés. L’unico a mantenere il posto è stato Berenguer, impiegato come trequartista al posto di Sancet, con Djaló e Unai Gómez sulle fasce e Guruzeta in posizione avanzata.
Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, senza occasioni significative per entrambe le squadre. Il Real Madrid ha avuto il predominio del possesso palla senza però rendersi pericoloso. Solo alcune azioni di Vinicius a sinistra, che però non hanno avuto seguito. L’Athletic ha difeso bene, schierando una linea di quattro con Gorosabel, Núñez, Paredes e Adama, con Prados e Vesga davanti alla difesa. I principali pericoli per i padroni di casa sono stati un tiro alto di Vinicius e un colpo di testa di Valverde, parato senza difficoltà da Unai Simón.
Il Real Madrid innalzò il livello di gioco dopo l’intervallo. Rodrygo ebbe un’ottima opportunità grazie a un tiro curvato verso il secondo palo, che rappresentò la chance più significativa fino a quel momento. Poco dopo, Camavinga tentò la fortuna con un tiro che Unai Simón riuscì a respingere; da quel punto in poi, il portiere si distinse per alcune parate, in particolare su un colpo di testa ravvicinato di Bellingham.
Valverde decise di effettuare cambi a metà secondo tempo, inserendo Iñaki Williams al posto di Djaló, Sancet per Berenguer e Maroan per Guruzeta, ristrutturando quasi completamente la linea d’attacco. Subito dopo, sostituì Lekue con Unai Gómez, con quest’ultimo che passò a ricoprire il ruolo di terzino sinistro mentre Adama si spostò a centrocampo. La strategia era chiaramente mirata a preservare il pareggio.
La squadra di casa intensificò la pressione. Vinicius segnò, ma il gol fu annullato per fuorigioco di Endrick; quando sembrava che l’Athletic potesse sfruttare la sua resistenza, Valverde colpì con un tiro imprendibile per Unai Simón durante il tempo di recupero. Era una possibilità che poteva concretizzarsi, vista l’andamento della seconda frazione. L’Athletic, come spesso accade al Bernabéu, si ritrovò a fronteggiare una sconfitta.