Il Betis ha conquistato tre punti contro il Girona grazie a un primo tempo impeccabile da parte degli andalusi. I catalani, che già si trovano in difficoltà nella zona retrocessione, hanno ripetuto lo stesso schema di gioco delle ultime dieci partite: tanto possesso palla, ma poco pericolo per gli avversari.
Il Montilivi aveva messo in atto ogni dettaglio per rendere la serata speciale. Tuttavia, una volta svaniti gli effetti delle luci, la realtà e le paure hanno preso il sopravvento. Isco, noto a tutti oramai, ha servito un assist perfetto da un calcio d’angolo a Cardoso, che ha colpito aereo superando Krejci al sesto minuto.
La gioia bética si è manifestata subito e la tensione ha assalito i padroni di casa.
Sfortunatamente per gli uomini di Míchel, si trattava solo dell’inizio di una serata sfortunata. I catalani, privi di un attaccante di riferimento per rinforzare il centrocampo e adottare una strategia differente, hanno mantenuto il possesso nella metà campo avversaria per gran parte del primo tempo. Il punteggio lo dimostrava e la settimana calcistica imponeva questa spinta, dato che i ‘gironins’ affronteranno giovedì una sfida cruciale contro il Leganés, altra squadra in lotta per la salvezza.
I ragazzi di Pellegrini, più sereni e in vantaggio sin dai primi minuti, attendevano semplicemente un errore da parte dell’avversario, conseguenza dell’ansia e della fretta con cui i ‘blanc-i-vermells’ cercavano di cambiare le sorti del match. Inoltre, quando si è in un buon momento, le cose sembrano più facili.
Così andò, con una dose extra di sfortuna per Tsygankov, che scivolò prima dell’azione del gol del Betis. Recupero, passaggio in profondità e tiro. Un gioco da ragazzi. Antony, con il suo quinto gol da quando è arrivato, lo realizzò al 39′ per proseguire la sua bella avventura a Siviglia. Questo colpo fu un duro colpo per un Girona, che non riuscì a sfruttare l’opportunità di mettere pressione ai verdiblancos nella loro area. Per di più, l’unica chance chiara da parte di Asprilla non si concretizzò.
A peggiorare la situazione arrivò Isco, che mostrò ancora ai catalani come si gioca in Serie A. Gazzaniga parò il tiro di Abde dopo un uno contro uno, ma il malagueño si fece trovare pronto per insaccare di testa (42’). Alcuni tifosi iniziarono ad abbandonare Montilivi, colpiti duramente dall’azione.
Il secondo tempo non portò grandi cambiamenti. Portu cercò di infondere un po’ di vita nel squadrone catalano, che non osò nemmeno chiedere una rimonta, ben consapevole della propria situazione, ma desiderava almeno un gol per sollevare un po’ l’onore. Dall’altra parte, il Betis attivò la modalità spettacolo, con giocate fantasiose orchestrate da Isco. Tutto ciò fino al sessantesimo minuto, visto che Pellegrini aveva già in mente di prepararsi per la Conference, concedendo un po’ di riposo al suo talento.
Anche nelle rare occasioni create dai gerundensi nel corso del match, le cose non si risolsero a loro favore. Portu ebbe l’opportunità più limpida, ma Adrián e Natan non lasciarono scampo, mentre poco dopo Antony fallì un’opportunità clamorosa a tu per tu.
Sicuramente, c’erano espressioni e movimenti nervosi tra i giocatori in campo. Nella panchina, invece, nessun segno di emozione. Míchel ha mantenuto un atteggiamento imperturbabile di fronte all’andamento della sua squadra, e non poteva essere altrimenti. La situazione a Girona è estremamente preoccupante, e il margine di sicurezza per evitare la retrocessione è ormai esaurito, dato che sono passate dieci partite senza ottenere un bottino di tre punti.
A pochi minuti dalla conclusione, l’immancabile ha colpito ancora. Stuani ha segnato raccogliendo un pallone vagante in area, ma questa volta il gol non è servito a portare punti (85’). Così, si è giunti al recupero con un esito che coinvolge il Betis nella corsa per la Champions e mette il Girona in una situazione critica.
