3-0. L’Atlético riscatta la sua delusione con una convincente vittoria contro il Rayo Vallecano

L’Atletico Madrid tornava a giocare davanti al proprio pubblico, a pochi giorni dal deludente match contro Las Palmas che aveva praticamente chiuso le porte alla corsa per il titolo di LaLiga. Ora, senza alcun altro obiettivo se non quello di qualificarsi per la Champions, una condizione che, secondo Simeone, non soddisfa né tifosi né giocatori a causa delle elevate aspettative a cui l squadra è stata sottoposta.

Solo il club sembra contento della situazione attuale, trovato in un’area piuttosto tranquilla rispetto ai requisiti richiesti, in attesa che, in una stagione avversa, Real Madrid e Barça perdano terreno, consentendo all’Atletico, come avvenuto nei due recenti campionati vinti, di approfittarne.

Intrigante è stato il crollo della squadra nella seconda metà del campionato, considerando che la prima parte era stata promettente, con i colori rojiblancos dominanti. La stagione potrebbe servire come base per costruire un Atletico più competitivo, a patto che vi sia ambizione nelle future aggiunte alla rosa. Nell’ultimo derby contro il Rayo, l’Atletico ha ottenuto una vittoria convincente. I giocatori hanno approfittato della situazione per esprimere una prestazione che potesse distogliere l’attenzione dalle recenti critiche. Non si erano ancora sistemati molti tifosi in tribuna, che l’Atletico aveva già trovato il modo per andare in vantaggio. Sorloth ha così avvalorato la scelta di Simeone di schierarlo titolare, dopo la deludente prestazione contro Las Palmas. In questa occasione, al contrario delle precedenti, il potente attaccante scandinavo ha capitalizzato un preciso cross di Giuliano Simeone, che ha firmato la sua ottava assistenza stagionale con un imperioso colpo di testa.

Nel corso dell’inizio della partita, il giocatore norvegese mostrava un’intensa determinazione, cercando di sfatare l’immagine di attaccante di riserva che gli era stata attribuita in questa stagione. Dopo aver segnato un primo gol con un colpo di testa che però andava alto sopra la porta, riceveva un passaggio preciso e profondo da Barrios. In quell’istante, si trovava faccia a faccia con Batalla, il quale con un intervento strepitoso riusciva a neutralizzare il tiro che sembrava destinato a chiudere la partita con un secondo gol per l’Atlético.

Il Rayo Vallecano non cambiava strategia, mantenendo una pressione alta. Questo approccio portava a un aumento della loro presenza offensiva. Isi trovava uno spazio libero tra i difensori e i centrocampisti avversari, ma il suo tentativo di tiro, diretto vicino al palo, non era sufficiente. Oblak, consapevole della fragilità della situazione, incoraggiava i suoi compagni a rimanere concentrati, soprattutto dopo aver subito gol negli ultimi sei incontri. L’Atlético, sebbene andato in vantaggio in fretta, cominciava a sentire una falsa sicurezza, mentre gli avversari continuavano a creare opportunità di attacco.

Isi controllava un cross di Ratiu in area e in una posizione angolata ci provava, ma Oblak si esibiva in una delle sue parate più importanti del periodo. Successivamente, Óscar Valentin tentava un tiro da posizione defilata sul quale il portiere sloveno dovette intervenire di nuovo. Nel frattempo, Sorloth si trovava alla sua quarta occasione chiara di gol in mezz’ora. Il norvegese, impegnato a lottare per il titolo di capocannoniere, avrebbe potuto chiudere in bellezza la serata, ma il suo rendimento finora non era stato all’altezza delle aspettative. Un esempio, il colpo di testa ravvicinato dopo un cross di Javi Galán, in cui si fece leggermente disturbare da Ciss, risultava in un’incredibile direzione verso il basso e non riusciva a centrare la porta.

Il match si manteneva equilibrato fino all’intervallo, durante il quale l’Atletico colpiva nuovamente. De Paul effettuava un cross arcuato in area, e Gallagher, molto intelligente, si smarcava dietro i difensori centrali, presentandosi al punto di rigore dove colpiva di testa, sfiorando il palo. Un gol fantastico per l’inglese, attento e astuto.

PARATA DI OBLAK

La ripresa iniziava con un’ottima opportunità per il Rayo. Un cross di Óscar veniva indirizzato verso Isi, che superava Barrios nella battaglia per il pallone. Oblak mostrava i suoi riflessi eccezionali con una grande parata. Al sessantesimo, Simeone sostituiva Sorloth con Griezmann. Il francese sfiorava il gol agognato dopo appena cinque minuti in campo, con un tocco di tacco di Julián Álvarez che lo metteva in condizione di calciare. Batalla interveniva con un tocco mirato per deviare in corner. Poco dopo, il portiere del Rayo interveniva di nuovo tempestivamente, uscendo dalla sua area e afferrando il pallone ai piedi del giocatore dell’Atletico che stava per tirare. Sembrava che la serata fosse avara di gol per Griezmann, ma con il proverbiale motto “se non posso segnare, posso assistere”, creava un’occasione per Julián, che infilava Batalla in uscita, chiudendo definitivamente la partita a pochi minuti dal termine.

Marcature: (1-0) A. Sørloth (3′), (2-0) C. Gallagher (45′), (3-0) Julián Alvarez (77′)

Cartellini: L. Andrei Rațiu (66′), A. Batalla (79′)

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