Un giocatore che ha avuto un impatto significativo nel recente ritorno al successo del RCD Espanyol, rimanendo imbattuto dopo la contestata sconfitta a Mallorca (2-1), è senza dubbio Edu Expósito. Dopo un infortunio serio subito a gennaio 2024, il giovane di Cubelles è tornato in campo e ha assunto il ruolo di leader nel centrocampo blanquiazul.
“Mi sento molto a mio agio grazie alla libertà che mi concede Manolo”, ha dichiarato in un’intervista a questo giornale, trovandosi nel suo ruolo preferito nelle ultime quattro partite, tutte giocate da titolare. Con il numero ’10’ sulle spalle, Edu ha portato una nuova dimensione a una squadra che aveva bisogno del suo eccellente senso del pallone.
Non solo. Il soprannome ‘Mentalista’, concesso dai tifosi, lo ha visto diventare, con il consenso di Carlos Romero, il principale responsabile delle situazioni di palla inattiva per l’Espanyol. Dalla sua gamba destra sono scaturiti tre dei recenti otto gol della squadra. Due di questi sono arrivati da calci d’angolo (uno di Lele Cabrera contro il Rayo Vallecano e l’altro di Marash Kumbulla contro il Getafe), mentre uno, segnato da Javi Puado, è stato il risultato di un calcio di punizione laterale battezzato con grande intenzione. Il gol, però, continua a sfuggirgli: ha sfiorato il bersaglio a Vigo dopo un buon scambio con Omar El Hilali e ha colpito il palo destro durante la partita a Valencia contro Giorgi Mamardashvili. Domenica, a La Cerámica, potrebbe finalmente realizzarlo.