Nel viaggio da Chamartín a Siviglia, il Real Madrid ha fatto tappa a Getafe mercoledì scorso per conquistare tre punti essenziali nella corsa a LaLiga, ma ha rivelato che il serbatoio è quasi vuoto. Malgrado l’importanza dell’incontro, Carlo Ancelotti, non particolarmente incline a dare minuti ai giovani come Arda Güler, Endrick, Fran García e simili, ha optato per dare spazio a diverse rotazioni nel Coliseum.
Questa decisione si è rivelata vincente, considerando il risultato finale, ma è stato evidente che il Real Madrid arriva al termine della stagione in condizioni piuttosto critiche.
Questo non implica affatto che il Barça avrà vita facile nella finale della Cartuja, nonostante le impressioni positive che il team catalano ha trasmesso rispetto a quello branco.
È innegabile che, sebbene entrambe le vittorie siano arrivate con un margine ristretto, quelle del Barça contro il Mallorca e del Real Madrid su Getafe presentano caratteristiche molto diverse. Tuttavia, in un Clásico, lo stato di forma delle squadre conta meno rispetto a un incontro normale, e il fatto che si tratti di una finale amplifica ulteriormente questa dinamica.
Il match di dopodomani si preannuncia come un confronto che si deciderà su minimi dettagli. E dato che questa è l’occasione più vicina per il Real Madrid di conquistare un trofeo in questa stagione, la carenza di carburante non impedirà di accelerare al massimo. Tuttavia, la mancanza di energie, sia per le assenze che per le condizioni fisiche dei giocatori disponibili, è una realtà innegabile.