San Mamés rappresenta il regno personale di Nico Williams

Esiste un legame molto profondo tra Nico Williams e San Mamés, che va oltre il semplice vincolo familiare e il fatto che il giovane giocatore sia parte del Lezama sin dall’età di undici anni. Si tratta di un idillio che si nutre reciprocamente e che l’Athletic sfrutta in vista della semifinale contro il Manchester United.

Finora, l’esterno ha realizzato undici gol in questa stagione, di cui dieci nella sua casa, La Catedral, e solo uno in trasferta. Interessante notare che il suo primo gol è stato segnato proprio come giocatore ospite. Dalla rete messa a segno il 15 settembre a Las Palmas, Nico ha trovato la via del gol dieci volte, tutte tra le mura di Bilbao.

Le sue vittime includono Slavia Praga, Osasuna, Viktoria Plzen, Valladolid (2), Mallorca, Roma (2), Rayo Vallecano e Rangers. “Sto vivendo un periodo molto positivo e voglio continuare questa striscia per contribuire alla squadra, che sta facendo cose straordinarie”, ha dichiarato dopo aver sconfitto gli scozzesi in Europa League. Questa stagione ha visto il più giovane dei Williams progredire, dovendo affrontare diverse sfide. Innanzitutto, l’aspetto sportivo, poiché veniva da una passata annata ricca di emozioni: campione di Coppa e della Eurocopa, e MVP in entrambe le finali. Inoltre, ha dovuto gestire i rumor riguardanti il suo futuro durante un’estate turbolenta. Nico ha sempre dimostrato di non temere le pressioni, anzi, ha affermato la sua leadership consapevole del suo potenziale, che lo ha portato al 15º posto nel ranking del Pallone d’Oro. In precedenza, ha preso il numero 10 dell’Athletic, ereditando il testimone da Muniain. Molti dei suoi gol sono stati determinanti, come quello che ha aperto le marcature contro la Roma, quello che ha chiuso la partita contro i Rangers, così come il gol della vittoria contro lo Slavia e il primo gol contro il Viktoria Plzen. Tra l’altro, la rete del 2-1 contro il Rayo è stata votata come il miglior gol di aprile per LaLiga.

La relazione tra Nico Williams e San Mamés va oltre i dieci gol consecutivi realizzati di fronte al suo pubblico. È un leader naturale nella creazione del gioco e si fa notare nei momenti cruciali. Non sorprende, quindi, che abbia segnato negli ultimi cinque incontri di eliminazione disputati dal Athletic presso La Catedral. Tra i gol più significativi ci sono quelli contro il Rangers e la Roma in competizioni europee, così come la rete messa a segno contro l’Osasuna in Coppa, anche se non è servita a molto. Inoltre, nella scorsa stagione ha contribuito con reti nella semifinale contro l’Atlético e nei quarti contro il Barcellona, in entrambe le quali ha anche fornito assist. Anche se non si è trattato di San Mamés, il suoi assist per Sancet nella finale di La Cartuja è stato fondamentale. Il suo talento nelle partite ad eliminazione non è limitato soltanto al club basco, ma si è fatto notare anche con la nazionale spagnola. Di recente ha messo a segno un gol nei quarti di finale della Nations League contro i Paesi Bassi, mentre le sue due reti nell’ultimo Europeo sono state realizzate nei turni eliminatori: una agli ottavi contro la Georgia e l’altra nella finale contro l’Inghilterra. Nico ha avuto un ruolo cruciale nel riportare il Athletic a sollevare un trofeo dopo 40 anni. Senza clamori ma con determinazione, sta perseguendo i suoi sogni. Ora si trova a disputare delle semifinali europee per la terza volta nella storia del club. Il Manchester United rappresenta il prossimo ostacolo, con la prima partita in programma a San Mamés, per poi continuare la sfida nel suo stadio, Old Trafford, un campo dove “ogni bambino sogna di giocare”, come lui stesso ha affermato. E, se tutto andrà per il verso giusto, si spera di rivederlo in azione a San Mamés il 21 maggio.

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