Arconada e i suoi 37 anni festeggiati in 48 ore

La storia dei club calcistici, come quella della Real Sociedad, conta pochi giocatori capaci di attrarre tifosi da diverse parti del mondo e di trasformarli in sostenitori di un’altra squadra, conquistati dall’immagine di una leggenda. Senza parlare dei calciatori unici che ispirano anche i più piccoli a voler seguire le loro orme.

Forse questo è più facile con gli attaccanti, ma non è così comune con i portieri che proteggono la porta. Tuttavia, questo è il caso di Luis Arconada, una delle più grandi leggende della storia della Real Sociedad.

Il portiere storico ha celebrato il suo settantesimo compleanno ieri.

Probabilmente, uno dei periodi più significativi della sua vita è stato quando ha militato nel suo club del cuore per 14 anni. Durante questo tempo, ha eseguito una serie interminabile di parate impossibili, unite a un carattere imperterrito e vincitore, che lo hanno trasformato in un mitico portiere, il migliore che ogni tifoso della Real abbia mai visto. E ciò ha permesso a futuri portieri, come Palop o Casillas, solo per fare alcuni esempi, di voler seguire le sue orme fin da bambini. Un traguardo importante, tanto quanto vincere un titolo. O quasi.

Un anniversario speciale.

Il vecchio portiere di San Sebastian, nato il 26 giugno 1954, ha festeggiato ieri un cambio di decennio, un evento carico di emozioni. Proprio nella settimana del suo compleanno, alcuni degli eventi più intensi della sua carriera si sono susseguiti. Infatti, proprio due anni prima del suo ritiro, fu lui il personaggio principale nella conquista dell’ennesimo titolo ufficiale vinto dalla Real, la Coppa del Re, battendo l’Atletico Madrid (2-2) ai rigori. Arconada parò il tiro decisivo di Quique Ramos, alzando prima il pugno, e poi il trofeo, al cielo di Saragozza. Era il 27 giugno 1987, quindi oggi sono passati esattamente 37 anni da quell’impresa.
Oggi, quindi, è una giornata speciale, ricordata con affetto dai sostenitori della Real. Infatti, si celebrano i 37 anni di uno dei titoli che suscita più emozioni nei tifosi più anziani. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che siano dovuti passare tre decadi prima che la Real potesse ripetere quella prodezza, grazie a Oyarzabal a Siviglia.
È importante sottolineare che, dopo quella generazione di López Ufarte, Arconada, ‘Bixio’ Gorriz, Zamora e altri, non c’è stata un’altra squadra capace di vincere un titolo per la Real, fino alla recente Coppa vinta contro l’Athletic nel 2021.
Un rispetto meritato sul campo.

Sebbene Arconada abbia superato i settanta anni, la sua figura rimane rilevante per le sue opinioni sulla Real Sociedad che, ben accettate dal pubblico, sono rispettate perché riflettono la sua impetuosa carriera. Chiunque l’abbia visto giocare nell’arco della sua carriera non dimenticherà mai la sua presenza unica nel ruolo di portiere per la squadra. La possibilità di vedere un talento simile è quasi impossibile.

Arconada iniziò la sua carriera sportiva nel Lengokoak, prima di essere notato e reclutato dalla Real Sociedad nel 1970. Dopo aver trascorso molte stagioni a migliorarsi nel San Sebastián CF, il club satellite della Sociedad, Arconada salì in prima squadra nel 1974, appena ventenne. Nei suoi primi anni, dovette lottare per guadagnarsi un posto in squadra, essendo bloccato da due altri portieri di talento, Pedro María Artola e Urruti. Tuttavia, quando Artola venne trasferito al Fútbol Club Barcelona nel 1975, Arconada ebbe l’opportunità di diventare il secondo portiere della squadra e fece il suo debutto con la Real in una partita di Coppa UEFA contro il Liverpool FC il 22 ottobre 1975. Durante quella stagione, Arconada divenne il portiere titolare durante l’ultimo quarto della lega, prendendo il posto di Urruti.

“Abbiamo Arconada”

La sua carriera con la Real e nel calcio in generale si concluse nel 1989, a quasi 35 anni, età in cui molti portieri oggi continuano a giocare. Nonostante ciò, in quelle 14 stagioni Arconada è riuscito a stabilirsi come una leggenda del club.

Il suo carisma, sia dentro che fuori dal campo, lo ha reso un idolo tra molti appassionati di calcio, indipendentemente dal fatto che fossero o meno tifosi della Real. Di fatto, ancora oggi è famosa la frase detta dai tifosi txuriurdin: “Non c’è problema, abbiamo Arconada”

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Copertina MD del 27 giugno

David Silva lascia Donostia per trasferirsi a Madrid