Il periodo estivo della Real non è quello che Imanol avrebbe desiderato

Imanol Alguacil ha dovuto accettare a malincuore, per necessità, l’ultima modifica della preparazione pre-campionato che farà viaggiare la sua squadra in Giappone per giocare contro il Gamba Osaka il 25 luglio. Questo comporterà la perdita di due giorni di allenamento e trattamenti, oltre a sovraccaricare inutilmente i giocatori da un punto di vista sportivo.

Si è mostrato molto insoddisfatto del cambiamento, come riportato da queste pagine l’altro ieri. Aveva pianificato una preparazione prevalentemente locale, di cui ha parlato in conferenza stampa, ma alla fine ci saranno tre trasferte (Francia, Germania e Giappone). Probabilmente non sarà neppure contento se l’Atletico riuscirà a strappare Le Normand, e ancora meno a un prezzo sensibilmente inferiore alle Clausole.

O che potrebbe dover fare a meno di Merino, nel caso in cui non rinnovi.

Compromessi internazionali
Per quanto riguarda l’ambito internazionale, è sempre stato più contento quando i suoi giocatori partecipavano alle loro squadre nazionali, ma anche durante la pausa di marzo ha espresso la sua opinione che non fosse il momento migliore. E l’estate non lo è neppure.

MD ha riferito nella sua edizione di ieri che il club è intenzionato a chiudere la squadra il prima possibile, una volta terminati gli Europei, ma al momento non c’è nessuna nuova acquisizione e ci sono state tre partenze (i prestiti che ritornano ai loro club) e si ipotizza altre due molto importanti, come Merino e Le Normand. A tutto questo va aggiunto il periodo di riposo dei giocatori dopo i tornei continentali di Le Normand, Merino, Zubimendi, Oyarzabal, Remiro e Jon Mikel Aramburu, e ora anche la partecipazione olimpica di Pacheco e Turrientes, che perderanno tutta la preparazione ed arriveranno giusto per l’inizio del campionato. E lo stesso accadrebbe con Sergio Gómez se il suo ingaggio venisse confermato.

Il Sanse avrà un ruolo da protagonista quest’estate.

Imanol si trova ad affrontare una realtà complessa che richiede grandi capacità strategiche per far sì che l’estate non sia inutile. Prima dell’inizio potrebbero essere confermati ulteriori trasferimenti di calciatori come Roberto López, Navarro, Sadiq, Carlos Fernández, Sola, Karrikaburu e persino Merquelanz, riducendo ulteriormente il numero dei giocatori disponibili per l’estate.
I calciatori internazionali non torneranno prima di agosto, eccetto forse per un Aramburu che finirà presto in Coppa America e che potrebbe decidere di rinunciare alle vacanze per lavorare per ricavarsi una posizione nella squadra. Nel frattempo, Imanol dovrà fare affidamento sul Sanse e su altri giocatori che potrebbe non avere in programma di utilizzare per formare un gruppo valido.
I preparativi per la stagione inizieranno il 4 luglio per i giovani e l’11 per gli altri, e la prima partita amichevole si disputerà il giorno 20 a Laguardia contro l’Alavés. Avranno probabilmente la loro chance giocatori come Fraga, Jon Martín, Jonathan Gómez, Balda, Gorrotxategi, Goti, Dadie, Magunazelaia, Marín e anche Mariezkurrena, Camara, Eder García, Beitia, Lebarbier e il portiere Zango; quest’ultimo per l’infortunio di Lander Olasagasti e l’assenza di Remiro.
Non conoscendo ancora la condizione fisica di Aihen e considerando l’eventuale ritardo dei giocatori che hanno giocato con le loro nazionali a giugno, del tipico ‘undici’ di Imanol saranno disponibili in quei giorni Traoré, Zubeldia, Brais, Kubo e Barrene. Assieme a loro ci saranno anche Odriozola, Aritz, Marrero, Zakharyan, Olasagasti, Urko, Becker, Sadiq e Carlos, se non dovesse trasferirsi nessuno di loro. Diverse componenti fondamentali della squadra al loro ritorno non avranno disputato nessuna partita amichevole. Imanol dovrà fare i conti con questa difficoltà, cercando di bilanciare i minuti di gioco e svolgere esercitazioni senza discostarsi troppo dalla realtà della squadra. Non è l’estate che Imanol avrebbe voluto, ma è quella che deve affrontare.

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