Non può esistere un secondo Luis García

Manolo González rimarrà alla guida dell’Espanyol. La cosa fondamentale è che questa decisione sia stata presa con la convinzione dei vertici sportivi che è la mossa giusta, e sappiano che non dovrebbero rinunciare a lui al minimo segnale di un periodo negativo.

Ciò che è successo con Luis García, un allenatore in cui realmente non si aveva fiducia ma che non hanno osato licenziare in estate, non deve essere ripetuto. Hanno aspettato che si presentasse la più piccola scusa per sostituirlo con Ramis, che, come ha detto Fran Garagarza durante la presentazione del tecnico di Tarracona, era “l’allenatore che desideravamo”.

L’Espanyol necessita di stabilità e visione chiara. Questi sono elementi essenziali per qualsiasi squadra, ma ancor di più per un club che negli ultimi anni è stato particolarmente instabile. In effetti, malgrado la gestione del ‘caso Luis García’ rappresenti chiaramente un fallimento della direzione sportiva attuale, vi sono stati episodi di follia che si sono verificati ancor prima del suo arrivo all’Espanyol. Non si comprende come non sia stato valorizzato l’ottimo lavoro di Vicente Moreno, che ha raggiunto pienamente gli obiettivi nelle due stagioni passate a Cornellà-El Prat, e come sia stato cacciato in malo modo, con soltanto due partite rimanenti nel campionato de LaLiga e senza alcun bisogno urgente di mantenere la categoria. È necessario imparare dagli errori. Se la decisione è di fidarsi di Manolo González, allora deve essere dato il credito che merita.

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