Quaranta potrebbero non bastare nella Real

Qualche giorno fa, ho letto un articolo del mio collega Unai Valverde su questo stesso giornale, in cui elencava i calciatori attualmente a disposizione di Imanol. Questi includono quelli con numeri di maglia tra 1 e 25, i giocatori di ritorno dopo il prestito da altre squadre e i promettenti giocatori della squadra riserve.

Suona come un numero enorme di opzioni, cosa che sarebbe, se non fosse per il fatto che, stando a tutte le voci – alcune fondate, altre estremamente improbabili – il Real potrebbe trovarsi con un team spogliato prima dell’inizio della prossima stagione.

Le scelte di Imanol

E’ vero che decisioni riguardanti il futuro dei giocatori che ritornano da prestito sono all’ordine del giorno in questo periodo dell’anno. Normalmente, la questione viene risolta con un altro prestito o con la rescissione definitiva del contratto del giocatore. Poi c’è il compito non sempre semplice di inserire i giocatori della squadra riserve, che in modo maggiore o minore, sono stati coinvolti nel ciclo di lavoro di Imanol durante le varie fasi della stagione.

Le soluzioni a questo problema possono variare, entro i limiti consentiti dal regolamento. Qui, la performance durante la pre-stagione può risultare decisiva, e dato che l’assenza di alcuni membri della prima squadra dovuta a impegni internazionali sarà notevole, le opportunità potrebbero presentarsi più spesso del solito.

Un mercato misterioso.

L’annoso problema risiede nel trovare equilibrio tra uscite potenziali e conseguenti ingressi. Come poter attrarre qualcuno se non si è certi di dover rinunciare a un pezzo chiave? È ovvio che la direzione sportiva è tenuta a considerare tutte le varianti possibili, così da rispondere nel modo più dinamico e diligente possibile all’eventualità. Ogni stagione pre-partita ha le sue difficoltà, ma l’attuale sfiora la paranoia… quaranta potrebbero non bastare.

C’era una volta…
Lunedì scorso ricorreva il 35° anniversario di un momento significativo, il giorno in cui due dei più grandi calciatori che hanno indossato la maglia della Real Sociedad, Luis Arconada e Jesús Zamora, lasciavano ufficialmente il campo di calcio, sul prato di Atotxa, contro lo Sporting de Gijón. Questi due calciatori incarnano in molti aspetti un modo di fare, di concepire, di vivere il calcio che ci ha lasciato molto tempo fa. Entrambi hanno raggiunto un rilievo a livello nazionale e internazionale che li ha resi oggetto di desiderio per alcuni dei grandi club dell’epoca. Non so quanto fossero vicini, se lo fossero veramente, a lasciare il club, ma il punto è che hanno terminato le loro carriere nella squadra della loro vita, quella che li ha formati, che ha loro offerto l’opportunità di crescere e che li ha visti alla fine trionfare.
E la cosa interessante è che allora era la norma, era la pratica comune, qualcosa che contrasta fortemente con la realtà attuale, in cui i giocatori sono parte di un ciclo incessante, uno di interessi specifici e privati, tutti rispettabili, ma che poco hanno a che fare con il nostro modo di fare un tempo.
Remiro e il terzo ruolo.

È probabile che ad Álex Remiro tocchi il ruolo di terzo portiere della squadra nazionale spagnola, una posizione che implica quasi certamente la mancanza di opportunità di giocare nella Eurocopa. Di solito, o quasi sempre, gioca il numero uno e, con un po’ di fortuna, anche il secondo, ma al terzo è riservato il ruolo di motivatore dello spogliatoio, qualcosa che Remiro, come quando para i palloni, esegue molto bene.
Un Kubo riposato
Il giocatore giapponese della Real Sociedad è stato una delle grandi rivelazioni del campionato nel primo trimestre. Tuttavia, la sua partita in Coppa d’Asia con la nazionale, a gennaio, ha reso meno brillante la sua performance. L’ultima notizia su Take è che sta godendo delle sue vacanze in totale relax, proprio come inizia una stagione pre-campionato.
SAPEVI CHE…?
– Con la recente promozione dell’Espanyol in Liga, solo il Zaragoza non fa più parte dell’élite tra i club che compongono la top 10 storica del campionato.
– La Real Sociedad, che si trova all’ottavo posto, ha accumulato 978 vittorie, e quindi dovranno raggiungere almeno altre 22 vittorie (sei in più rispetto alla stagione 2023-2024) per raggiungere le mille.
– La Real è al ottavo posto anche per numero di stagioni nell’élite: 77, tre in meno rispetto al Siviglia, che è immediatamente precedente in questa classifica.

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