Hugo Duro espressa la sua gratitudine per il “grandissimo successo di Baraja” e si pone l’obiettivo di superare i 13 goal

Il giovane attaccante di soli 24 anni, Hugo Duro, ha festeggiato giovedì il suo rinnovo fino al 2028, affermando che la stagione scorsa è stata “un grande successo di Baraja”. Inoltre, si è posto l’obiettivo di superare i tredici goal segnati l’anno scorso nella prossima stagione.

“Oggi nel calcio di alto livello non basta semplicemente arrivare e prepararsi qui, è necessario avere una base, un minimo, e una buona preparazione pre-stagionale può fare la differenza nell’arco dell’anno”, ha commentato un euforico Hugo Duro, dopo aver prolungato il suo contratto di due stagioni in più rispetto a quelle già firmate con il club del Mestalla, con l’intenzione di superare i tredici goal segnati, avendo come base una buona preparazione pre-stagionale.

Hugo Duro ha “cambiato molto in tre anni, ma in meglio”. “Le cose stanno andando bene, speriamo che vadano ancora meglio, perché c’è sempre spazio per migliorare, e sono molto felice di questi tre anni che ho passato qui. Spero che queste quattro stagioni che mi rimangono passino velocemente”, ha spiegato l’attaccante madrileno.

“Spero che ci siano molti più anni al Valencia. Da quando sono arrivato, mi sono sempre sentito molto amato dai tifosi e dai lavoratori del club, e mi piace molto essere a Valencia”, ha affermato Duro, aggiungendo che giocare a Mestalla lo rende molto felice ed è “un privilegio che pochi giocatori possono vantare”.

Duro intende dare il massimo e ha sottolineato che anche se è “una grande responsabilità”, si sente “molto orgoglioso di indossare la ‘9’ del Valencia, almeno sulla maglia, anche se poi in campo” deve “meritarsela”.

“È stata una buona stagione e siamo tutti soddisfatti”, ha commentato l’attaccante, che nonostante sia uno dei tre migliori attaccanti spagnoli in Liga, non ha ancora esordito con la nazionale.

Secondo Duro, il segreto del buon rendimento della squadra negli ultimi mesi è da attribuire a Baraja, poiché è riuscito a fare in modo che le persone “ascoltino, imparino, lavorino e si divertano” in un gruppo “molto unito e compatto”.

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