Il caso Joao Félix sembra destinato a diventare uno dei problemi più spinosi per i dirigenti dell’Atlético Madrid, assorbendo notevole tempo nel corso del mercato. Il dilemma principale riguarda il futuro dell’azzeccagarbugli portoghese e come risolvere una volta per tutte la situazione.
Recentemente, si sono diffusi rumors di un possibile ritorno di Félix al Benfica, soprattutto dopo lo spiraglio che si è aperto quest’estate, con l’anonima determinazione del club portoghese di riportarlo a casa per una cifra di 127 milioni di euro. Si pensa che l’acquisizione di Félix possa rafforzare significativamente il Benfica, rendendolo competitivo a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano ‘A Bola’, il calciatore ha altri piani. Desidera aspettare e vedere come si sviluppa la situazione nel mercato, contemplando un ritorno solo in caso di fallimento di altre ipotesi. Nonostante il Benfica rappresenti un capitolo importante della sua carriera e il suo legame con il Paese e la città sia forte, Félix crede che tornare sarebbe quasi un passo indietro, una sorta di ammissione di fallimento nei suoi anni trascorsi tra Atlético, Chelsea e FC Barcelona. Con un contratto fino al 2029 con Atlético, la squadra madrilena cerca una soluzione definitiva alla questione Félix, preferendo la sua vendita a ulteriori prestiti, a meno che non siano assolutamente necessari. In questo scenario, il Benfica emerge come la migliore soluzione per tutte le parti coinvolte, soprattutto se il club riuscisse ad acquistare il 50% del cartellino del giocatore.
Sebbene Joao Félix preferisca mantenere la situazione in sospeso finché non si sviluppa il mercato dei trasferimenti, ha sempre in mente la possibilità di un altro capitolo al Barcellona. Il club catalano continua a parlarne come se fosse ancora sotto contratto con loro, nonostante il suo contratto sia terminato lo scorso 30 giugno ed ora sia un giocatore dell’Atletico Madrid. Il presidente del club catalano, Joan Laporta, sembra infatuato di lui. Ma ovviamente, questo desiderio contrasta con i piani dell’Atletico che in questa sessione non ha intenzione di cedere su questa questione. Il Barcellona non ha i fondi per acquistare Félix e quindi sembra che si stia camminando verso un vicolo cieco, un gioco duro di negoziazioni in cui il club catalano potrebbe cercare di ripetere il colpo dell’anno scorso, forzando la situazione fino all’ultimo giorno. Tuttavia, l’Atletico ha già vissuto un’esperienza simile la stagione scorsa e sembra improbabile che possa ripetersi.
UNA COMPETIZIONE PIÙ AMBITA
D’altro canto, Joao Félix crede, anche se il trasferimento al Barcellona dovesse fallire, di essere in grado di competere in un club e in una competizione di livello superiore rispetto al Benfica e alla lega portoghese, nonostante sia una squadra importante nel suo paese di origine. Recentemente, è apparso nel radar dell’Aston Villa, quarto nella Premier League nel 23/24, che giocherà nella Champions League.
Un tempo, Unai Emery, allenatore degli “villan”, ha confessato il suo affetto per Joao Félix e ha ammesso di aver cercato di acquistarlo, ma a quel tempo il club (che non giocava in Europa) non aveva la statura adatta per lui. Ora la situazione è cambiata, l’Aston Villa è una delle squadre del momento nella Premier League, un campionato che Felix adora; e giocherà in Champions. Inoltre, si tratta di un club con una solida situazione finanziaria che potrebbe rappresentare un’altra opzione.
L’INGRESSO DIFFICOLTOSO NEL BENFICA
Il giornale ‘A Bola’ fornisce ulteriori dettagli sulla situazione del Benfica. Attualmente, la squadra ha un eccesso di attaccanti, tra i quali Pavlidis, Marcos Leonardo, Arthur Cabral, Casper Tengstedt, Henrique Araújo e Schjelderup. Anche nel ruolo di ala sinistra, la sua altra posizione naturale, non c’è molto spazio per giocare. Altri giocatori di quel ruolo includono Aursnes, João Mário, Rollheiser, Kokçu…
Secondo ‘A Bola’, il salario di Joao Félix è insostenibile per il Benfica. Il giocatore del Atletico Madrid guadagna otto milioni di euro lordi, mentre il Benfica ha un tetto salariale di due milioni di euro netti annuali. Perciò, per il Benfica, assicurarsi i servizi di Félix significherebbe raddoppiare il limite salariale che normalmente riservano per un giocatore. Nonostante ci siano dei vantaggi legislativi per i giocatori che ritornano in Portogallo, come è accaduto con João Mário e Di María, questi non sarebbero sufficienti a bilanciare le finanze del club ‘encarnado’.
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