Mercoledì scorso, il Villarreal ha dichiarato che avrebbe fatto appello alla condanna emessa dal Tribunale Penale n.1 di Castellon, che ha condannato due amministratori delegati della squadra e il suo presidente, Fernando Roig, a quasi un anno di carcere per due reati di falso documentale.
Il club ha anche sottolineato la sua continua fiducia nell’innocenza dei suoi dirigenti.
Il Villarreal utilizzerà tutti i mezzi legali a sua disposizione per difendere la sua innocenza di fronte alle autorità superiori” secondo il comunicato ufficiale. Pertanto, il club presenterà ricorso alla Audiencia Provincial di Castellòn contro i reati di falsità in documento commerciale contro il Tesoro Pubblico per i lavori di ristrutturazione effettuati sia nello stadio della squadra, il Estadio de la Cerámica, che nel cento sportivo, nel 2004 e 2005, all’epoca noto come El Madrigal.
La sentenza riscontra una frode fiscale per un totale di 525.440 euro distribuiti tra l’anno fiscale 2004 (187.840 euro) e l’anno fiscale 2005 (336.600 euro), dovuta a deduzioni IVA inappropriate a seguito di un’eccessiva fatturazione di 1.174.000 euro nel 2004 e di 2.110.000 euro nel 2005, attraverso l’uso di “prezzi gonfiati” per lavori che non corrispondevano alla realtà, allo scopo di evitare il pagamento dell’IVA dovuta.
I condannati sono il presidente, Fernando Roig, e due amministratori delegati del Villarreal per i due reati, come anche un amministratore commerciale dell’azienda Strutture, Abitazioni e Strade SL, come collaboratore necessario in entrambi i reati, anche se nel suo caso la pena è di sei mesi di prigione e una multa.
Inoltre, la sentenza condanna due gestori commerciali dell’azienda Spain GES-PRO SL come collaboratori necessari di due crimini fiscali in competizione con due crimini continui di falsità in documento commerciale e cinque collaboratori necessari di un crimine continuo di falsità in documento commerciale per l’emissione di fatture false, tutti con pene tra due e tre mesi di prigione.
La decisione, che assolve altri quattro imputati, sottolinea che il Villarreal, con l’approvazione del suo presidente e la firma di due dei suoi direttori delegati, ha pagato l’azienda Estructuras, Viviendas y Carreteras (EVC) con assegni per evitare di pagare l’IVA dovuta, accettando e conoscendo la fatturazione fittizia ricevuta dal costruttore.
Secondo quanto emerge dai fatti provati nella sentenza, è “dimostrato che la fatturazione di EVC superava i servizi realmente forniti al Villarreal”, poiché il club accettava “prezzi esagerati” per certi lavori al fine di evitare di pagare l’IVA.
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