Durante il fine settimana c’è stata una tranquillità tesa all’RCD Espanyol. Lunedì, giorno previsto per il ritorno della squadra al lavoro con i relativi test medici, è anche il giorno in cui scade la clausola di uscita di Martin Braithwaite, fissata a 600.000 euro.
Una cifra ridicola considerando il rendimento del giocatore – capocannoniere della LaLiga Hypermotion con 22 gol in 39 partite – e il suo ruolo chiave nel ritorno dell’Espanyol alla Prima Divisione.
Un contratto che dura ancora un anno
Braithwaite, 33 anni, si è trasformato da ribelle l’anno scorso a uno dei leader spirituali dell’Espanyol, con cui ha un contratto che dura ancora un anno, fino al 30 giugno 20025.
Motivo per cui il club non vede la necessità di offrirgli il rinnovo. “L’Espanyol fa il massimo sforzo con tutti i giocatori entro le sue possibilità, ma non possiamo ipotecare il club. Ha ancora un contratto, non vedo la necessità di fare un rinnovo”, ha detto di recente il CEO dell’Espanyol, Mao Ye.
Questo quadro è in aperto contrasto con quello dipinto dal calciatore, che dopo aver confermato la promozione ha definito “una mancanza di rispetto” l’offerta di rinnovo presentata un anno fa. “Vediamo se vogliono che io rimanga qui, perché quell’offerta ha mostrato che non si fidano di me”, ha esclamato Braithwaite.
Al momento attuale, il danese non ha comunicato nulla all’entità, che interpreta questo silenzio come una buona notizia. Se né lui né un altro club – è stato collegato a Getafe, Valencia, PAOK Salonicco e varie squadre della Premier League – versano quei 600.000 euro prima delle 23.59 di lunedì, l’idea è che continuerà a indossare la maglia blu e bianca per un’altra stagione. Lo farebbe, tuttavia, con condizioni diverse rispetto alle attuali e, soprattutto, con una clausola di rescissione notevolmente superiore ai 600.000 euro menzionati.
Il suo rinnovo, lontano
La questione del suo rinnovo sarà diversa. Come riporta questo giornale, le due parti sono molto lontane dall’arrivare a un accordo, tuttavia, se non succede nulla di strano nei prossimi tre giorni, avranno un anno per appianare le differenze. Il countdown è iniziato.