Valverde si ritrova senza guardiani del gol

Il destino non è stato gentile ieri con l’Athletic, in una situazione che sembra illustrare perfettamente la Legge di Murphy. Nello stesso giorno in cui è stato annunciato che Unai Simón avrà bisogno di diversi “mesi” per riprendersi da un intervento chirurgico al polso destro, previsto per domani, si è infortunato anche Julen Agirrezabala, il sostituto di Simón in porta.

Nonostante avesse iniziato l’allenamento senza problemi assieme ai compagni Alex Padilla e Oier Gastesi, Agirrezabala ha subito un trauma lombare in un punto particolare della sessione di allenamento. I dettagli dell’infortunio, rivelati nel pomeriggio dopo i dovuti esami medici, parlano di “Frattura delle apofisi trasverse destre di L2, L3 e L4”, che sono parti delle vertebre.

L’allarme è immediatamente scattato all’interno del club. Valverde si ritrova ora privo dei suoi due portieri per un periodo di tempo considerevole. Restano a disposizione solo due giovani riserve che, pur essendo già nella dinamica della prima squadra, non hanno ancora esperienza nel calcio professionistico. Emerge quindi un dubbio riguardo alle scelte future del club: rispetterà il programma previsto per il campione d’Europa e procederà con l’intervento chirurgico come pianificato?

La giornata è iniziata con brutte notizie quando Josean Lekue, capo del servizio medico, ha fornito un aggiornamento sullo stato generale della squadra al loro ritorno dalle vacanze. Lekue ha confermato che il giocatore di Murgia avrà bisogno “di un periodo di mesi” per recuperare da un’operazione a una “instabilità scafoide-semilunare” alla sua mano destra. “È una lesione che richiede mesi per guarire. Non specificiamo di solito la durata dell’assenza per le lesioni, ma in questo caso richiederà mesi”, ha detto. Quando gli è stato chiesto di precisare il numero di mesi di assenza, ha risposto: “Non posso fornire una stima precisa perché non dipende solo da noi, ma anche dalla chirurgia stessa. Il periodo di recupero è abbastanza lungo da non permettermi di dare un’indicazione più specifica”.

Lekue non è riuscito a determinare neanche la durata del disagio: “Mi riferisco ancora al periodo di mesi. Fin dall’inizio della stagione, abbiamo riconosciuto il problema e abbiamo iniziato a valutare le opzioni possibili per risolverlo”.

Lekue ha poi spiegato il processo con cui è stata presa la decisione di eseguire l’intervento in questo momento, dopo la fine dell’Europeo: “Abbiamo valutato la lesione non appena ha iniziato ad influenzare in parte la sua performance, dato che ha giocato per tutta la stagione. Abbiamo iniziato a considerare quale fosse il momento migliore per l’operazione. È una decisione presa di comune accordo tra il dipartimento sportivo, il giocatore e il servizio medico. Tutti concordavamo che questo fosse il momento giusto per procedere con l’intervento”.

L’infortunio si è verificato fuori dal campo di gioco ed è peggiorato durante il torneo. “Si manifesta al di fuori degli allenamenti e dei giochi, tuttavia l’attività di un portiere include l’uso di arti superiori e mani, il che ha contribuito a complicare ulteriormente il problema”, ha precisato il dottore. Il direttore medico dell’Athletic ha espresso ottimismo riguardo al progresso della sua guarigione. “L’intenzione di sottoporlo all’intervento chirurgico è di anticipare un recupero migliore rispetto alle sue condizioni fisiche generali della passata stagione”, ha dichiarato.

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