Il Tribunale Amministrativo dello Sport (TAD) ha accolto parzialmente il reclamo inoltrato dal CSD, originariamente promosso dal presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, relativo alla presunta discriminazione nei confronti del Real Madrid nella convocazione dell’assemblea LaLiga 2021, dove è stato affrontato l’accordo con CVC.
Il TAD ha accolto solo parzialmente questo reclamo, nel quale si accusava il presidente della LaLiga di aver convocato tale assemblea del 12 agosto con meno di dieci giorni di preavviso, senza averne giustificato l’urgenza.
Il TAD ha respinto il reclamo sugli insinuati indizi in cui i documenti riservati ai membri della LaLiga non sono stati comunicati contemporaneamente alla convocazione dell’assemblea e has respinto anche l’accusa di un possibile conflitto di interessi da parte del presidente dell’associazione.
Pertanto, gli viene addebitato un’infrazione all’articolo 76.1 della Legge sullo Sport del 1990 sulla convocazione dell’assemblea in questione.
Richiamo, sospensione o interdizione
Ora l’istruttore nominato dal TAD dovrà raccogliere le informazioni dalle parti coinvolte e poi presentare all’organo competente la proposta di sanzione. Questa potrebbe variare da un richiamo, all’ineleggibilità da due mesi a un anno o, in ultima istanza, l’esonero.
Ricordiamo che a febbraio di quest’anno il tribunale della Prima Istanza di Madrid ha respinto il reclamo presentato dal Real Madrid e dall’Athletic Club di Bilbao contro l’accordo CVC per violazione presunta degli Statuti a causa di una mancanza di informazione.