Attualmente sembra che il Sevilla di García Pimienta non stia avanzando nella giusta direzione. Due incontri amichevoli hanno portato due delusioni. Il primo ha visto la squadra perder contro gli sconosciuti pirati di Orlando, una formazione sudafricana che ha facilmente neutralizzato il nuovo progetto del Sevilla al primo turno.
Il punteggio finale di 0-2 si è verificato nello stadio cittadino, in un match senza pubblico ma trasmesso in televisione. Il secondo match si è giocato martedì a Faro contro lo Sporting di Portogallo, formazione che non ha avuto problemi a sconfiggere la difesa del Sevilla (anche con Saúl in campo) con un 2-1.
Le perplessità sul Sevilla si concentrano sul tecnico catalano García Pimienta che ha portato una filosofia di gioco precisa e inalterabile, rompendo completamente con il passato. Ma ha i giocatori giusti per attuarla? Al momento, sembrerebbe di no.
Pimienta impone una pressione asfissiante sull’avversario spingendo la squadra in avanti. L’inizio è una difesa quasi al centrocampo che viene spezzata non appena una palla viene giocata alle spalle. Tre dei quattro goal subiti in pre-stagione sono arrivati in questo modo. Allo stato attuale, il Sevilla non ha terzini veloci per giocare in campo aperto. Fu proprio uno dei cambi tattici che Quique Sánchez Flores effettuò al suo arrivo: potenziare il gioco interno, schierare tre difensori centrali e cercare di mantenere la difesa compatta e senza spazi liberi.
L’ex allenatore della squadra B del Barcellona e dell’UD Las Palmas si è ritrovato a gestire una squadra con diverse lacune e difensori centrali che non brillano certo per rapidità. Sergio Ramos se ne è andato, Badé è impegnato nei Giochi Olimpici e Marcao è messo da parte, in particolare per la sua robustezza e mancanza di dinamismo, nonché per i suoi problemi con gli infortuni. Kike Salas e Gudelj sono stati gli scelti contro i portoghesi, ma entrambi hanno sofferto ogni volta che è stato necessario correre all’indietro, una vera e propria questione non risolta e un mal di testa per il nuovo staff tecnico di Siviglia.
García Pimienta spera di risolvere questo problema con nuovi rinforzi, ma la situazione economica non è delle migliori. La cessione di En-Nesyri è stata una necessità per, potremmo dire, sopravvivere, dato che il club deve adeguarsi a una nuova realtà economica che prevede la necessità di ridurre un tetto salariale superato di molti milioni, si è parlato addirittura di 50.