Javi López ha affrontato i media per la prima volta dopo il suo arrivo a Donostia. Dopo un caloroso benvenuto da parte del presidente davanti ai fotografi, il nativo delle Canarie ha discusso per la prima volta del suo trasferimento nella città basca, circondato dalle persone a lui più vicine.
Anche Erik Bretos e Roberto Olabe erano presenti nella sala stampa del Reale Arena. Aperribay ha parlato per primo, sfruttando l’occasione per ringraziare l’Alavés per la loro trasparenza durante le trattative: “Sono state delle discussioni aperte, grazie all’Alavés per la trasparenza durante le negoziazioni”, ha dichiarato il presidente.
Non ha mancato di sottolineare che Javi López era un desiderio della dirigenza da tre stagioni, in cui la squadra bianco-blu ha tentato di portarlo a bordo senza molto successo: “Sono stati tre anni a pensare a te. Quell’estate abbiamo capito che era possibile, quest’anno è stato così. Grazie Javi per averci sempre ascoltato”.
Dopo un breve discorso di Aperribay, Javi López ha risposto alle domande dei giornalisti. Ha ribadito che unirsi alla Real Sociedad ‘è un salto di qualità’ nella sua carriera e che lo aiuterà a maturare come calciatore. Non ha dimenticato le performance della squadra alla Eurocopa, evidenziando così il buon momento che il club sta attraversando: “Indica che stanno facendo le cose molto bene, il loro percorso in Champions League è stato anche eccellente e sono felice di essere qui”. López, che ha già avuto un ruolo di primo piano all’Alavés, ha dichiarato che sta ancora lavorando sui concetti proposti da Imanol, il suo allenatore che gli ha chiesto di ‘essere se stesso’.
Come ha ribadito il presidente, anche Javi López ha parlato delle precedenti occasioni in cui la Real ha tentato di chiudere il suo trasferimento: “Siamo in contatto da tempo, la Real ha sempre suscitato il mio interesse per il suo metodo di formare i giovani, per come sta raggiungendo così tanti obiettivi. In quel momento, per diverse circostanze, non si è concretizzato, ma oggi sono qui”. Ha, inoltre, espresso il suo desiderio di indossare la maglia della txuri urdin dal primo giorno: “Dal giorno in cui ho appreso dell’interesse della Real, non ho avuto dubbi”. In quest’ultima circostanza, ha sottolineato l’importanza degli ex giocatori della Real dell’Alavés nel prendere la decisione finale, poiché gli hanno detto che la Real è il luogo migliore per crescere”. Il giocatore delle Canarie si è descritto come un terzino ‘offensivo’ amante del possesso palla; caratteristica che è in linea con l’identità del club e di Imanol. Infatti, ha anche dichiarato che non c’è molta differenza nel modo di giocare la palla tra la Real e la sua ex squadra, l’Alavés. Tuttavia, quando gli è stato chiesto di David Silva, anch’egli delle Canarie, ha risposto sorridendo che l’unica cosa che hanno in comune è la loro origine: “Spero di poter eguagliare o superare il suo passaggio qui”.
Al termine del suo intervento, il terzino è entrato negli spogliatoi per cambiarsi e farsi le solite foto sul prato della Reale Arena.