Ecco come funzionerà il protocollo tra gli arbitri e i capitani in LaLiga

LaLiga spagnola adotterà, a partire dalla stagione che inizia il prossimo 15, il protocollo tra i capitani e gli arbitri. Tale protocollo è stato già implementato durante l’ultima Eurocopa e ha dimostrato la sua efficacia nel torneo delle squadre nazionali.

Il Comitato Tecnico degli Arbitri ha comunicato questa decisione agli arbitri durante la preparazione pre-stagionale svoltasi in Asturias dal 28 luglio scorso.
Le regole sono chiare, solo il capitano sarà autorizzato a chiedere spiegazioni all’arbitro. In caso il capitano sia il portiere, le suddette funzioni saranno svolte da un giocatore di campo. Chiunque violi queste regole può essere punito con un cartellino giallo.
In aggiunta, l’IFAB (The International Board) ha appena definito il protocollo per evitare eventuali dubbi tra le diverse competizioni che ne seguiranno la guida.
1.- Le interazioni di routine tra giocatori e arbitro sono consentite e rimangono un aspetto cruciale per garantire trasparenza e prevenire potenziali frustrazioni e conflitti.
2.- Sarà mostrato un cartellino giallo a qualsiasi giocatore, capitano compreso, che manifesti il suo dissentimento verbalmente o con gesti.
3.- Quando necessario, l’arbitro spiegherà le decisioni cruciali al capitano o ai capitani, o ai giocatori coinvolti in un episodio.
Per prevenire che i giocatori assedino o circondino l’arbitro in momenti critici o dopo eventi o decisioni chiave, il protocollo d’azione sarà:
a.- Solamente un giocatore per squadra, preferibilmente il capitano, potrà avvicinarsi all’arbitro e, nel farlo, dovrà interagire sempre con rispetto.
b.- L’arbitro potrà diramare o stimolare i giocatori, sia verbalmente che con gesti, a non avvicinarsi a lui.

c.- I capitani delle squadre hanno il compito di guidare i loro compagni lontano dall’arbitro; i giocatori che si avvicinano o circondano l’arbitro quando non è loro consentito rischiano di essere sanzionati con un cartellino giallo.
d.- Se necessario, l’arbitro può ritardare la ripresa del gioco per permettere al capitano o ai capitani di parlare con i loro compagni, spiegare una decisione, richiedere un comportamento appropriato, ecc.
e.- L’interazione o l’avvicinamento con qualsiasi giocatore che non sia il capitano sarà a discrezione dell’arbitro, ad esempio se il giocatore ha commesso un fallo, ha ricevuto un fallo o è infortunato.
f.- Quando il portiere è il capitano, deve essere comunicato all’arbitro, al più tardi al lancio della moneta prima del calcio d’inizio, quale giocatore è stato designato per avvicinarsi all’arbitro al posto del portiere. Solo il portiere o il giocatore designato, non entrambi, possono avvicinarsi all’arbitro.
g.- Se il giocatore designato viene sostituito o espulso, un altro giocatore dovrà essere scelto.

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