Jon Martín ha fatto il suo debutto come titolare nella Real di Zubieta giocando dalla parte destra del campo. Martín ha avuto un ruolo chiave nel gol della squadra, attraversando la linea mediana, alzando la testa, e fornendo un assist decisivo a Goti per metterlo a tu per tu con il portiere.
È stato affiancato da Zubeldia, portatore del braccialetto del capitano, e ha preso il posto di Le Normand, lasciando la fascia destra al giovane giocatore che ha giocato per 66 minuti, più di chiunque altro.
Sin dal primo minuto, Martín ha assunto il ruolo di caposaldo nella gestione del pallone, cercando di fare delle diagonali.
Questa è stata una strategia che ha ripetuto innumerevoli volte nel corso del primo tempo, periodo in cui ha avuto meno lavoro rispetto al secondo tempo. Seguendo gli incessanti consigli di Marrero, il giocatore di Lasarte si è dimostrato sicuro e deciso nei duelli iniziali della partita. L’avversario, Ante Budimir, appena tornato dall’Eurocopa, ha segnato una doppietta al José Luis Orbegozo, ma non è riuscito a superare il difensore della Real nel primo tempo. Marrero ha continuato a sottolineare l’importanza della concentrazione, insistendo sulla necessità di tenere sempre sotto controllo l’attaccante croato, anche quando la palla era lontana 50 metri dalla sua area di competenza. Ha ripetutamente richiamato l’attenzione del suo compagno di squadra: “Jon, stai attento!”, esclamava il portiere da lontano.
Un’arma offensiva nel gioco di partenza…
Pur avendo un veterano come compagno di squadra, il giovane difensore del Sanse non ha esitato a prendersi la responsabilità della costruzione del gioco. Questo compito è stato facilitato dalla pressione piuttosto timida di Osasuna, che si concentrava più su Urko che sul difensore. Questa strategia dei rojillos gli ha permesso di raggiungere il centro del campo con la testa sempre alzata, di controllare la palla e quindi di prendere la decisione più appropriata. Martín ha cercato di cambiare direzione sette volte, la maggior parte delle volte con successo, inizialmente cercando Javi López, poi cercando di combinare con Magunazelaia o Becker. Va sottolineato che la precisione del difensore è notevolmente diminuita negli ultimi minuti prima della pausa. Non è riuscito a intervenire in tempo per l’inserimento di Moi Gómez sul primo gol e non ha potuto fare molto di più sul secondo.