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Così è Sucic: possiede un sinistro d’oro, ma non è un ‘Merino’

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Chi segue costantemente il campionato austriaco, oltre alle partite europee del Salisburgo, sa di cosa è capace il piede sinistro di Sucic. Nonostante i suoi numeri da goal possano sorprendere, è nel passaggio decisivo che il centrocampista croato eccelle. Ama farsi trovare in aree chiave, specie quando arriva da una posizione defilata, ma la sua principale forza è la visione di gioco.

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Questo gli ha permesso di fornire nove assist nel corso della stagione, utilizzando soprattutto il passaggio filtrante tra difensori centrali ed esterni.

Mette i primi passi come trequartista e si distingue per il suo piede sinistro, soprattutto in prossimità dell’area. Tuttavia, ha dovuto adattarsi a un nuovo ruolo nella sua squadra, ritardando il suo posizionamento al centro e inclinando il suo gioco verso il lato sinistro, secondo l’esperto di calcio austriaco Antonio Aragoneses. Il passaggio di Szoboszlai al Liverpool ha reso necessario questo cambiamento di posizione per il croato, che ha assunto il ruolo di ‘8’, dove ha giocato principalmente questa stagione, coadiuvato da altri due centrocampisti e un regista, in uno schema simile al 4-3-1-2 a rombo. Uno schema che anche Imanol ha usato in passato e che potrebbe suggerire una possibile alternativa tattica.

Non è ‘un Merino’.

Il suo ingresso nella squadra txuri urdin suggerisce che potrebbe essere l’alternativa alla possibile mancanza di Merino. Tuttavia, il suo stile di gioco non è simile a quello del navarrese: non vince così tanti duelli. Nonostante sia alto 1,85 metri, non domina il gioco aereo. In termini della Real, può essere paragonato a Brais Méndez. Una similitudine con il navarrese, invece, è che entrambi dipendono fortemente dal loro piede preferito, il sinistro, che “maschera” la debolezza del destro. È particolarmente abile nel portare la palla con i piedi ogni volta che ne ha l’opportunità. Con calciatori come Turrientes e Zakharyan che mirano a trovare un posto nell’undici iniziale di Imanol, anche Sucic entra in lizza, insieme a Marín, Goti e Olasagasti, che competono tutti per minuti di gioco.

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