Guido Rodríguez ha salutato i tifosi del Betis martedì, mediante un post sui suoi social media, in cui ha esposto le ragioni che lo hanno portato a non rinnovare il suo contratto con il club biancoverde, optando alla fine per il West Ham.
Guido ammette che “la mia partenza non è stata come l’avevo immaginata, e so che a molti non è piaciuta”, pur confermando che “me ne vado sereno, in pace con me stesso, perché ogni giorno che sono stato un giocatore del Betis ho dato tutto, non ho mai risparmiato nulla, mi sono dato totalmente”.
Ecco il messaggio di addio dell’argentino, indirizzato ai tifosi del Real Betis:
“È impossibile trasmettere in parole quello che ho provato e vissuto in questi quattro anni e mezzo, ma proverò…
Grazie è la prima parola che mi viene in mente, sono stati anni fantastici e li ho vissuti come mai prima d’ora. Io e la mia famiglia ci siamo trovati in una città e in un club che ci hanno affascinato, ci hanno conquistati. Mi ricordo della mia prima partita al Villamarín ascoltando l’inno mentre la squadra entrava in campo, ho pensato: questo è il mio posto.
Grazie a ogni persona con cui ho lavorato e condiviso questi anni, dal primo giocatore all’ultimo impiegato del club, è stato un piacere il percorso fatto insieme a voi, mi avete fatto migliorare in tutti gli aspetti.
Abbiamo fatto degli amici che sono diventati famiglia.
Non dimenticherò mai l’intero processo della coppa del rey, e i festeggiamenti il giorno successivo. È stato come realizzare un sogno. Vedere la gioia sui volti dei tifosi del Betis dopo aver raggiunto il nostro obiettivo.
Le quattro qualificazioni Europee consecutive, credo che rappresentino una grande crescita del club ed è stato un onore farne parte.
La mia partenza non è andata come avrei voluto, e mi rendo conto che a molti non è piaciuta. Gli ultimi mesi sono stati difficili per me e non sono stati il mio miglior periodo, li ho sofferti molto. Tuttavia, ho dovuto mettere da parte le emozioni per prendere questa decisione, altrimenti non sarei stato in grado di farlo. Non avete idea di quanto amo questo club e questa città, ma ho dovuto valutare e considerare altre cose, come il mio futuro e quello della mia famiglia. Dovevo ricercare nuove sfide, nuovi obiettivi e mantenere viva quel fuoco interiore che mi ha sempre guidato in questo sport. Fino all’ultimo giorno ho avuto dubbi su cosa sarebbe successo con il mio futuro e su cosa fosse meglio per me. Ma parto sereno, in pace con me stesso, perché ogni giorno che sono stato un giocatore del Betis, ho dato tutto quello che avevo, non ho mai trattenuto nulla, mi sono svuotato. E penso che sia ora di ricaricarmi altrove.
Mi mancherete, lo so, siete una parte importante della mia vita. Abbiamo vissuto e condiviso molte esperienze, sia professionali che personali. Cercherò di tornare a vedere la squadra ogni volta che posso e porterò sempre con me un pezzo di Siviglia nel cuore.