Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano solo 10 giorni perché l’RCD Espanyol 2024-25, ancora in fase di costruzione, si metta in moto a Pucela, dove si svolgerà una contesa tra squadre neopromosse. Il Real Valladolid, impegnato a causa delle numerose opzioni di acquisto che è stato costretto ad esercitare dopo il suo ritorno in Prima Divisione, rappresenterà la prima sfida per la squadra di Manolo González, a cui mancano ancora quattro dei sei rinforzi richiesti apertamente alla gestione sportiva.
Il centrocampo è stato rinforzato con Alex Král, destinato a formare un doppio pivot con José Gragera, é giunto anche uno dei due attaccanti richiesti dal tecnico: Alejo Véliz. L’argentino, di appena 20 anni e con scarso protagonismo dal suo arrivo in Europa, sarà il responsabile del guadagno di punti fino all’arrivo di un giocatore più consistente. Se arriva.
In questo senso, l’attesa per Irvin Cardona continua, il quale corrisponde più al profilo del cosiddetto “giocatore creativo” descritto da Manolo piuttosto che a un ‘killer’ dell’area, nonostante i suoi buoni numeri al Saint-Étienne. L’attaccante francese polivalente dovrebbe occupare uno dei due posti dietro al ‘9’. Due posti che, al momento, rappresentano il principale problema per l’espanyolismo.
Puado, ormai recuperato dai suoi problemi al ginocchio, è insostituibile, ma le incertezze si concentrano oltre il ‘7’. Pere Milla e Jofre si esprimono al meglio come ali, dove ora sembra che Tejero e Carlos Romero abbiano un vantaggio. Salvi continua a non sfruttare le opportunità che gli offre il tecnico e Lazo, invisibile dal debutto estivo contro il Girona, è sul punto di partire. La nota positiva è rappresentata da Antoniu Roca.
Nel retrocampo, Gragera si attesta come perno insostituibile della squadra, in attesa del recupero di Edu Expósito, e sarà in competizione per un posto da titolare con Álvaro Aguado, che potrebbe facilmente essere scelto per l’inizio del campionato.
La difesa presenta meno dubbi, al di là della possibile riconferma di Pacheco, relegato in panchina e associato al Leganés. Joan García, che oggi potrebbe diventare oro olimpico a Parigi, Omar El Hilali, Calero e Cabrera hanno eretto un muro su cui è stata costruita la promozione. Supportati sulle fasce dai già citati Tejero e Romero e con Brian Oliván come asso nella manica, il loro rendimento sarà fondamentale per assicurare una permanenza che nel 2023 è stata compromessa proprio per via della crisi nella fase difensiva della squadra, che ha subito ben 69 gol.
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