Sentimenti insoliti a Girona

Ci sono dei vuoti. Il Girona non ha avuto, per nulla, una delle sue migliori pre-stagioni, trovandosi con sensazioni insolite che non dipingono il miglior scenario per l’inizio della LaLiga. Il Benito Villamarín e il Cívitas Metropolitano rappresentano le prime due sfide per i catalani e, su sette match disputati, quelli di Míchel hanno ottenuto una sola vittoria.

Sebbene le pre-stagioni siano utili per sperimentare e prendere forma, le prestazioni delle partite amichevoli di quest’anno non hanno nulla a che fare con quelle dell’anno scorso. A causa di infortuni, assenze o mancanza di meccanismi consolidati, la squadra ha mostrato una fragilità difensiva maggiore del solito, meno idee offensive e meno chiarezza nell’associazione in campo, quindi ci saranno cinque giorni di correzioni e miglioramenti prima del lancio definitivo.

Anche negli uffici c’è lavoro da fare. Hanno lasciato senza Savinho, Yan Couto, Artem Dovbyk e Aleix Garcia all’allenatore di Vallecano, quattro dei sei giocatori più importanti della squadra. Se il Girona vuole competere nella Champions, la direzione sportiva dovrà fare un passo avanti in questi ultimi venti giorni di mercato, evitando così future delusioni.

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