Un’estate di competizione

La Real Sociedad, come club, sta vivendo un periodo in cui non solo trionfa come squadra, ma anche infonde nei suoi giocatori uno spirito vincente che si riflette nelle loro performance nelle rispettive squadre nazionali. I cinque che hanno lottato nella Eurocopa, dopo una competizione quasi immacolata, hanno portato a casa il premio più prestigioso a livello di campionati europei.

Gli ultimi sono stati quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi, che torneranno con una medaglia d’oro a Zubieta, superando il record dei loro predecessori alla Tokyo 2020. Questo successo, senza precedenti, eleva lo status della Real Sociedad a livello mondiale: non solo aggiunge partecipanti, ma questi anche vincono.

Il lavoro della società Txuri Urdin, nell’ultimo lustro, non è passato inosservato. La Real Sociedad, oltre ad avere numerosi giocatori internazionali, può affermare con orgoglio che Zubieta è stato presente nei due maggiori successi dell’estate: cinque degli otto (ora sette) vincitori della Real Sociedad sono cresciuti nel settore giovanile del club. Zubimendi, Oyarzabal e Le Normand hanno vinto l’Eurocopa, mentre Pacheco e Turrientes hanno conquistato l’oro olimpico. Questi successi possono scatenare un vero e proprio terremoto nel mercato delle trasferenze, come sta già succedendo. La situazione attuale della squadra è delicata, rischiando di perdere fino a tre dei cinque campioni europei se le cessioni di Merino e Zubimendi verranno confermate. Prima dell’Eurocopa, Le Normand aveva già in mente di cambiare squadra, ma l’esodo di talenti non sembra finire qui. L’arrivo di Gomez, Sucic e Lopez potrebbe in parte compensare queste perdite.
Domani è il grande giorno.

Domani, tre atleti olimpici si uniranno alla preparazione pre-stagione di una Real che ha bisogno di rinforzi. Imanol potrebbe essere un po’ preoccupato, dato che a soli otto giorni dall’inizio della stagione calcistica, dispone di una squadra che potrebbe subire cambiamenti nelle prossime ore. Con il futuro di alcuni giocatori ancora incerto, e con un evidente mancanza di certezze in alcune posizioni, l’allenatore di Orio non vede l’ora che Sergio Gómez, Pacheco e Turrientes si presentino a Zubieta lunedì. I tre medagliati olimpici arrivano con un buon ritmo di gioco, ma quello che ha giocato di più, di gran lunga, è stato Sergio Gómez. Il catalano è stato uno dei pilastri di Santi Denia e lunedì incontrerà i suoi nuovi colleghi nelle strutture della Real. Si presenterà con una medaglia d’oro al collo, come i due ragazzi della cantera, ma metterà da parte il successo conseguito e si concentrerà sulla preparazione della partita contro Rayo. Con un Barrenetxea non al suo meglio in questo periodo, il nuovo acquisto della Real sembra essere una delle opzioni per quel lato sinistro, sebbene la sua versatilità gli permetta anche di giocare sulla destra e al centro. Imanol, che non ha ancora tenuto una conferenza stampa, potrà contare su un terzo difensore centrale in caso di assenza di Zubeldia, e su un numero ‘8’ che, data l’altissima probabilità di partenza di Merino, potrebbe avere un ruolo ancora più importante nella squadra. Tuttavia, se Zubimendi dovesse decidere di andare via, questo potrebbe cambiare i piani nel centrocampo e far sì che Turrientes possa sostituire il numero ‘4’. La stagione si avvicina.

La squadra è già a conoscenza del proprio programma di lavoro per la prossima settimana, l’ultima prima dell’inizio della LaLiga. Affrontano la settimana finale di preparazione con un’elevata incertezza, prevedendo cinque sessioni di allenamento a Zubieta, tutte a porte chiuse. Imanol ha programmato la settimana pensando alla prima partita, con un giorno di riposo il giovedì, oltre a quello di oggi, domenica. Domani, gli atleti olimpici si uniranno al resto della squadra, che già include i giocatori internazionali, Aihen e, con l’eccezione di Zubeldia e Zakharyan, tutti disponibili. Non si può nemmeno escludere l’assenza di Merino e Zubimendi che, a otto giorni dall’inizio della competizione, sembrano più propensi a lasciare la squadra piuttosto che restare.

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