L’allenatore dell’UD Las Palmas, Luis Carrión, ha affermato lunedì che la partita di venerdì contro il FC Sevilla allo Stadio di Gran Canaria deve essere affrontata con rispetto ma ricordando che “non sono imbattibili”. “È la prima partita, ma sono giocatori di alto livello, dobbiamo essere forti mentalmente e abbiamo le nostre armi”, ha esclamato Carrión.
“Cercheremo di vincerla come sempre”, ha aggiunto.
Ha ricordato che “è molto facile” durante la pre-stagione e che “il vero test sarà venerdì”. Riguardo al FC Sevilla “si trovano nella stessa situazione in cui siamo noi” e “cercheremo di capire cosa intendono fare” per adattare la strategia dell’UD Las Palmas allo Stadio di Gran Canaria per la prima partita della LaLiga EA Sports.
L’allenatore canario ha sottolineato che dispone di una squadra di alto livello e ben preparata mentalmente che, dopo il Sevilla del suo predecessore Xavi García Pimienta, “arriverà il Leganés”, cioè, che non ci si deve fermare. Riguardo al periodo di Pimienta all’UD Las Palmas, ha sottolineato il supporto dei tifosi dell’attuale allenatore della squadra andalusa. “Mi ha veramente colpito come è stato apprezzato il lavoro di Pimienta qui, si è mostrato un grande rispetto per il suo lavoro e, per essere sincero, tutti vogliono essere amati”, ha detto Carrión.
L’allenatore dell’UD Las Palmas ha aggiunto che “giocheremo contro il FC Sevilla con undici giocatori”, ha detto Carrión. Parlando di Alberto Moleiro, ha detto che “è una persona molto intelligente, non mi piacciono le persone passive” che “gestisce molto bene le situazioni di gioco” anche se “deve migliorare numericamente”, cosa che gli ha suggerito personalmente.
Siviglia. Dopo aver partecipato a sette delle ultime edizioni della Champions League e ottenuto diciannove qualificazioni europee in venti stagioni, il Siviglia è sull’orlo della mediocrità, straziato da una profonda crisi sociale e un totale collasso economico, riporta Efe.
Nonostante il sorprendente finale dell’ultima stagione, dove Quique Sánchez Flores evitò la minaccia della retrocessione al Sánchez-Pizjuán, Orta scelse di dare fiducia al progetto dell’allenatore Xavi García Pimienta, la cui esperienza al primo livello si limita ad una stagione con la UD Las Palmas.
Il centrocampista francese Lucien Agoumé, che l’Inter di Milano ha prestato durante il precedente mercato invernale, è stato il terzo acquisto per una linea che necessita di più talento, e dove sono stati aggiunti anche Saúl Ñíguez e il belga Albert Lokonga, entrambi in prestito.
Per quel che riguarda le operazioni d’attacco, il Siviglia ha venduto al Fenerbahçe, a causa di perdite finanziarie, il suo attaccante più efficiente, il marocchino Youssef En-Nesyri, e ha affidato il ruolo al giovane prodotto del settore giovanile Isaac Romero, che ha vissuto una rapida ascesa nella seconda parte dell’ultima stagione.
Tre giocatori sono stati inoltre presi per rinforzare la linea d’attacco del Siviglia: l’ala Gerard Fernández ‘Peque’, per il quale hanno speso 4 milioni di euro al Racing de Santander, e i nigeriani Kelechi Iheanacho e Chidera Ejuke, due free agent dai quali sperano di ottenere buone prestazioni sul campo e rinnovo del loro valore sul mercato.
Nelle ultime settimane del mercato, il Siviglia dovrà lavorare alacremente per far trovare una nuova sistemazione a diversi giocatori che non rientrano nei piani del mister: come il centrocampista Joan Jordán, il portiere serbo Marko Dmitrovic, il difensore sulla sinistra svedese Ludwig Augustinsson e il centrale brasiliano Marcao Teixeira, tra gli altri, svolgono gli allenamenti sotto il controllo di García Pimienta in attesa di un trasferimento.
Nella stagione 2024/25, che vedrà l’assenza di Sergio Ramos a seguito del suo addio a fine giugno, si concluderà anche la carriera di Jesús Navas, leggenda del calcio, il cui contratto è stato rinnovato solo fino a fine anno, e quindi sarà disponibile solo per i primi quattro mesi dell’anno. Nonostante la situazione sportiva preoccupante, il principale motivo d’ansia per i fan del Siviglia riguarda la lotta in corso tra il presidente e suo padre, José María del Nido Benavente, il maggiore azionista individuale della società, che insiste nel voler ritornare a guidare il club, anche a costo di una aspra battaglia legale.