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Vent’anni per scrivere la storia

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Nata a Palencia nel 1990, Marta Huerta de Aza segnerà un momento storico domenica nel match di Seconda Divisione tra Burgos e Cartagena diventando la prima donna ad officiare come arbitro principale nel calcio professionistico maschile. Un traguardo considerevole raggiunto dopo 20 anni di carriera arbitrale.

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Huerta de Aza, nonostante sia nata a Palencia, risiede a Tenerife ed ha 34 anni. Ha iniziato la sua carriera come arbitro a soli 15 anni, diventando arbitro internazionale all’età di 26 anni. Ha trascorso più della metà della sua vita dedicandosi all’arbitraggio, una professione dominata dagli uomini, ma lei ha infranto le barriere e domenica farà la sua apparizione come arbitro principale allo stadio municipale di El Plantío a Burgos.

Finora ha arbitrato in Primera RFEF e Liga F, la categoria professionale femminile che intende compatibilizzare con i match di Seconda Divisione. A livello internazionale, in categoria femminile, Huerta de Aza ha arbitrato partite sia nella Eurocopa 2022 in Inghilterra, tra cui la partita inaugurale tra Inghilterra e Austria all’Old Trafford, sia nel Mondiale di Australia e Nuova Zelanda 2023.

Nell’attuale stagione, ha arbitrato una partita delle semifinali della Champions League e quest’estate è stata nominata dalla FIFA per la seconda volta per arbitare nel Campionato mondiale Under-20 che si svolgerà in Colombia.

Con uno stile di arbitraggio che privilegia il dialogo, la gestione dei calciatori e una personalità e fiducia pronunciate, Huerta de Aza, affiliata al comitato di Tenerife, è stata la prima in molte occasioni. Oltre ad aver arbitrato le finali della Coppa della Regina (2018) e della Supercoppa di Spagna (2020 e 2022), è stata la prima a introdurre il VAR nel calcio femminile spagnolo durante la finale della Coppa della Regina 2023 tra il Real Madrid e l’Atlético Madrid.

Marta Huerta de Aza è un esempio in molti modi, uno dei quali è la normalizzazione della maternità. Dopo aver raggiunto la categoria UEFA Elite e essere stata preselezionata per il Mondiale 2023, Huerta de Aza si è presa una pausa dalla sua attività nel 2021 per diventare madre. A quel tempo, tali diritti non erano regolamentati, quindi non ha ricevuto compensi per i suoi servizi arbitrali durante quel periodo.

Nonostante ciò, ha continuato la sua formazione durante la gravidanza e dopo si è concentrata sul piano di recupero fisico per tornare in campo, raggiungendo i suoi più grandi successi durante quegli anni.

Inoltre, Huerta de Aza è stata una dei principali portavoce delle richieste delle arbitre della Liga F, poiché erano l’unico settore del calcio femminile che non aveva contratti professionali. Durante la stagione 2022-23, hanno fatto sciopero, causando la sospensione dell’inizio della competizione.

Dopo la promozione in Primera División di Guadalupe Porras ed Eliana Fernández González come assistenti arbitrali, il calcio femminile ha un esempio in Marta Huerta de Aza che è possibile raggiungere il calcio professionistico maschile.

Il successo di Marta è stato seguito da Silvia Fernández Pérez, assistente arbitrale in Segunda División, e dalle arbitre principali Eugenia Gil Soriano e Olatz Rivera Olmedo in Prima Federación, tutte segno del crescente impatto femminile nell’arbitrato spagnolo.

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