Zubimendi, un veterano tra i più giovani

La perpetuazione di Zubimendi non solo offre alla Real l’opportunità di ambire a livelli più elevati, ma rappresenta anche la conservazione di un giocatore che facilita la transizione del club. Martin potrebbe essere quel calciatore che, anche se il castello sta crollando, rimane fermo e integro come fondamento.

Un giocatore che promuove lo sviluppo degli altri dal centro del campo, un posto di cui è padrone da un paio di stagioni e dove ha visto partire Guevara e Illarramendi rispetto al suo ruolo indiscusso.

Zubimendi appartiene alla generazione del 1999, ai confini del nuovo millennio.

Pertanto, il centrocampista di Ulia, con più partite alle sue spalle rispetto a molti dei ‘nuovi’ insieme, potrebbe essere ancora più ‘maestro’ di quanto già si consideri. Il Consiglio di Amministrazione della Real era consapevole dell’interesse che la sua contrattazione poteva suscitare sul mercato: ci sono troppi club con abbastanza forza finanziaria per affrontare l’acquisto di Martin. Tuttavia, è stato lo stesso giocatore che, senza chiedere nulla in cambio, ha informato la Real che quest’estate non era il momento di partire. Una notizia che Aperribay ha festeggiato, così come i tifosi, e che rassicura la squadra di lavoro di Olabe, che evita di dover cercare un centrocampista sul mercato.

Il presidente ha fiducia che il ‘4’ continuerà a rappresentare i colori della Real a partire dal 30 agosto, nonostante Imanol non sembrasse così sicuro sabato. Inoltre, ha confermato che il club non aveva intenzione di lasciare andare il suo pezzo forte nel centrocampo: “Quando un club ci ha detto che voleva pagare la sua clausola, abbiamo risposto che non l’accettiamo”, ha dichiarato. Una cosa che sembra logica, soprattutto dato che il suo sostituto naturale nella squadra non ha ancora fatto il passo che ci si aspetta da lui, nonostante la robusta fiducia di Olabe. Urko (2001) ha giocato domenica in assenza del titolare Zubimendi, e durante l’intervallo è dovuto essere sostituito da un Martin che ha potuto giocare miracolosamente. Il donostiarra, quando sarà finalmente confermato l’addio di Merino, sarà il secondo centrocampista più esperto della squadra dopo Brais.

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