Al di là della famosa registrazione in sospeso di Dani Olmo, il grande protagonista del Barça-Athletic che si svolgerà questo pomeriggio allo stadio Lluís Companys sarà Nico Williams. L’ala sinistra dell’Athletic è stata la figura centrale del drama del mercato, soprattutto durante l’Eurocopa che ha vinto come componente di una squadra spagnola campione, dove era in costante presenza con i giocatori del Barça.
La sua affinità con loro era evidente e pubblica, sia in campo che fuori, in particolare con Lamine Yamal del Barça, l’altra grande ala de La Roja. La popolarità della coppia è cresciuta esponenzialmente, anche mediaticamente, quindi se c’era qualche dubbio sulla candidatura di Nico come il trasferimento stellare per contrastare quello di Kylian Mbappé al Madrid, il Barça l’ha dissipato nel corso delle settimane durante il torneo.
I giorni passarono e l’agitazione, costruita su una base molto reale, monopolizzò tutte le notizie. All’Athletic non è piaciuto che la Federazione non limitasse le apparizioni pubbliche della loro stella, costantemente interrogato su questa possibilità del Barça. Nemmeno Nico Williams mise fine al dibattito e l’unica cosa che mancava era una risposta diretta alla domanda se il Barça avesse abbastanza soldi per assicurarsi Nico, a cui il presidente Joan Laporta rispondesse affermativamente. Non ci furono altre dichiarazioni ufficiali dirette dal Barça, che non volle complicare una operazione che in fin dei conti era chiara: dato che l’Athletic non avrebbe negoziato, se il giocatore avesse dato il suo consenso, avrebbe dovuto pagare la sua clausola di rescissione di 60 milioni di euro. Nico è poi andato in vacanza e anche lì si è visto con Lamine.
La famiglia, incluso suo fratello e attaccante dell’Athletic Iñaki, ha svolto un ruolo nella decisione. È stato rammentato che la finale della Europa League 2025 si terrà a Bilbao. Nico ha anticipato il suo ingresso negli allenamenti dell’Athletic di una settimana, assumendo la maglia numero 10 di Iker Muniain. Nico, finalmente, ha iniziato a parlare del suo futuro con la squadra. Ecco perché il suo allenatore, Ernesto Valverde, nelle ore che precedevano il suo arrivo a Barcellona, ha richiesto di “non insistere oltre”. Ma questa situazione ha lasciato delle conseguenze: oggi non ci sarà un pranzo tra i dirigenti.