Sfortunatamente, lo scorso sabato l’Espanyol ha perso per un punto contro la Real Sociedad nel loro primo incontro casalingo, segnando così la loro seconda sconfitta consecutiva in LaLiga. Nonostante la loro prestazione migliore rispetto alla partita precedente a Pucela, la squadra ancora una volta ha pagato il prezzo per la loro mancanza di precisione nei tiri e presenza in attacco.
La Real Sociedad, senza dimostrarsi dominante, ha guadagnato la vittoria grazie a un colpo magistrale di Take Kubo al 80′ minuto, nonostante l’Espanyol meritasse almeno un pareggio.
La squadra di Manolo González ha avuto due chiare opportunità nella seconda metà del gioco, in particolare un colpo mancato di Veliz al 56′ minuto.
La Real Sociedad, con poco sforzo ma con molto talento, è riuscita a portare a casa i tre punti dallo stadio RCDE, un duro colpo per i catalani.
Entrambe le squadre, Espanyol e Real Sociedad, si affrontavano ferite dopo aver entrambe subito sconfitte nella loro prima partita di liga. Erano entrambe sotto pressione, soprattutto l’Espanyol, giocando in casa. Manolo González ha apportato notevoli cambiamenti alla formazione rispetto alla partita d’esordio a Pucela, con quattro nuovi inserimenti, tra cui tre nuovi acquisti, Král, Cardona e Kumbulla, che faceva il suo debutto con la maglia dell’Espanyol. González ha addirittura modificato la tattica della squadra rispetto alla prima giornata, passando a un 4-4-2, abbandonando la difesa a cinque.
Sergio Gómez di Badalona era la novità più significativa per la Real Sociedad, sostituendo Take Kubo, che alla fine è stato decisivo ed è stato lodato da Imanol con una celebrazione del suo gol che ha causato qualche discussione.
L’incontro è iniziato con un ritmo fervente, con l’Espanyol che ha mostrato subito un’immagine molto diversa da quella vista a Zorrilla. Già al minuto due, Veliz ha protestato per un potenziale rigore su Traore, ma l’arbitro ha deciso di ignorare l’incidente. L’Espanyol ha dimostrato sin da subito un gioco molto diretto, con Kral al comando e Jofre e Cardona veloci come frecce, cercando di mettersi in contatto con i due attaccanti.
Al minuto cinque, uno di essi, Puado, ha avuto la prima possibilità, facendo pressione sull’Espanyol mentre la Real sembrava essere sulla difensiva. Il primo quarto d’ora è stato dominato dai locali, che giocavano in maniera diretta e veloce, eseguendo triangolazioni con precisione, ma riuscendo a far arrivare pochi palloni chiari a Puado e Veliz.
A metà del primo tempo, l’incontro si è bilanciato e la Real ha iniziato a giocare con più aggressività. Al minuto venti, Kumbulla, coraggioso al suo debutto, ha rischiato un rigore, ma ha recuperato bene contro Becker, salvando l’Espanyol da uno spavento. Sette minuti dopo, Joan García ha compiuto un bel gesto con una buona parata per deviare il tiro su punizione di un invasato Sergio Gómez (27′).
Alla fine del primo tempo, non si sono viste opportunità chiare da entrambe le parti e nessun gol, ma l’Espanyol ha mostrato una migliore performance rispetto a Pucela, dominando il gioco, giocando in maniera diretta e dimostrando solidità in difesa, cosa che è piaciuta molto al pubblico entusiasta durante l’intera partita.
Nel secondo tempo, la Real è partita con più energia e Brais ha avuto la possibilità di segnare al 48’ con un tiro a prima vista senza successo. Al contrario, l’Espanyol ha iniziato un po’ più lentamente, ma ha rapidamente cambiato ritmo. Al minuto 56, l’undici della squadra catalana ha avuto un’opportunità memorabile, ma ha fallito incredibilmente. Puado ha rubato una buona palla a Pacheco, ha lanciato un passaggio veloce a Veliz, ma l’argentino ha sbagliato con un tiro debole, nonostante il passaggio non fosse buono. L’ Espanyol ha sprecato un’occasione cristallina per segnare, causando la disperazione dei quasi 21000 spettatori in attesa.
Non è stata l’unica occasione mancata dall’ attacco dell’Espanyol. Al minuto 61, un’altra azione d’attacco fra Cardona e Veliz, senza successo dell’argentino. L’Espanyol aumentava la pressione ma mancava la precisione per concretizzare la propria leggera supremazia sui baschi.
Manolo González ha iniziato a muovere la sua squadra, ha mandato in campo Brian Oliván al posto di Cardona, facendo avanzare Romero. L’ex giocatore del Villarreal ha provocato il primo spavento agendo come ala con un buon intervento. L’Espanyol ha accelerato alla ricerca del gol, ma non riusciva a finire le azioni. La gara era aperta e la Real ha avuto la sua occasione con un cross di Becker che non ha trovato chi concluisse. L’undici basco ha continuato a spingere ed è stato premiato. Al minuto 80, Take Kubo si è ritrovato da solo, ha creato l’azione grazie anche ad un rimbalzo fortunato, per poi sferrare un tiro che ha superato Joan García. Un duro colpo per l’Espanyol.
Nonostante la Real non avesse creato gravi problemi, grazie alla sua qualità ha risolto la partita con l’unica chiara occasione che ha avuto dalla sua formazione txuri urdin, lasciando di stucco lo stadio. L’Espanyol, stordito, ha dato tutto nel finale e Puado ha avuto l’opportunità di pareggiare all’88’ con un potente rovesciata che è andata fuori.
Durante un lungo recupero, anche se la Real ha giocato con un calciatore infortunato che è rimasto sul campo, l’Espanyol non è riuscito a pareggiare. Il talento di Take Kubo ha determinato l’esito di una partita in cui la squadra perico ha pagato a caro prezzo la sua mancanza di efficacia. Inoltre, ha subito due sconfitte consecutive nel suo ritorno all’elite, pagando la mancanza di risolutezza in entrambe le aree.
Gol: (0-1) Take Kubo (80′)
Cartellini gialli: L B. Turrientes (51′), Alejo Véliz (52′), M. Oyarzabal (57′), M. Kumbulla (97′)L
Arbitro: Mario Melero López
Spettatori: 20.900 al RCDE Stadium.