Ci stiamo avvicinando alla fine del mese e la vita alla Real continua come sempre. Cioè, con tre punti in più in tasca, che non è poco considerando la stagione estiva. Le conversazioni tra Olabe, Bretos e Sadiq sul campo del RCDE Stadium prima della partita potrebbero essere un indicatore fedele della situazione attuale che sembra non voler arrivare a una conclusione.
Non è che sia successo poco, perché l’intrattenimento non è mancato nelle ultime settimane: i ‘cracks’ se ne sono andati, Aperribay ha dimostrato la sua oratoria al microfono e Imanol… Imanol rema contro corrente anche se il vento non sembra soffiare a suo favore.
I giorni passano e le pedine, siano esse nuove o più note, non sembrano incastrarsi completamente. La tempesta si protrae e il cielo non si schiarisce del tutto. Tuttavia, tornare da Barcellona con la prima vittoria della stagione potrebbe essere l’inizio di una lunga storia – così lunga come il caso Merino-. Kubo allunga le mani dietro le orecchie come per dire “sono qui”. Forse sarà il nipponico a dover prendere l’iniziativa di fronte alla chiara mancanza di ‘punch’ della squadra, mentre Olabe e la sua squadra rimangono aggrappati al telefono nel tentativo di portare qualcuno che, almeno, segni. Sì, ci sono stati cambiamenti, ma la vita alla Real continua: Aritz finisce la partita al limite, la squadra si aggrappa a una scintilla di una delle sue ‘stelle’ e quello che avrebbe potuto essere una tragica serata di sabato, si trasforma in una boccata d’aria fresca per resistere, come abbiamo resistito, fermi nella tempesta. Senza voler essere drammatici, ma il mercato ha le sue peculiarità, i giorni restanti determineranno la stagione. Questa è la Real.