“Hummels, chi? Stiamo parlando di Pacheco, Jon Martín, Igor, Elustondo…”

Imanol Alguacil attende con ansia la conclusione di questa settimana di trattative per capire con quale squadra dovrà lavorare, dopo aver richiesto rinforzi “per tutte le posizioni”. Alla vigilia della partita contro l’Alavés, l’allenatore di Orio sottolinea che il suo rapporto con la dirigenza è ottimo e che trova assurdo competere con il mercato ancora aperto.

Confessa di avere “più dubbi che mai” sulla formazione titolare da schierare contro i babazorros ad Anoeta.
“Non facciamoci confusione”, sottolinea l’allenatore. “Vedo che si discute se tra il presidente e me, se sono felice o meno… Tra il presidente, il direttore sportivo e me c’è una relazione estremamente positiva, sana e impegnativa”, racconta.

E aggiunge: “Tutti e tre vogliamo il bene della Real e abbiamo le nostre differenze e i nostri criteri”. Non ci sono segni di una fine dell ‘Era Imanol’ nella Real, ma l’allenatore suggerisce: “Spero che il giorno in cui me ne andrò, con il prossimo presidente o il prossimo direttore sportivo riuscirò ad avere lo stesso rapporto che ho con loro”. Prevede che, quando dovrà lasciare la panchina txuri urdin, cercherà un altro incarico.
La domanda su Hummels
Quando viene chiesto a Imanol cosa si aspetta che il club acquisti in questi quattro giorni rimasti di mercato, risponde: “Ho già detto che ho chiesto rinforzi in tutte le posizioni. Il mercato deciderà cosa si può ottenere. Se prenderanno qualcuno, sarà per migliorare, niente di più”. In questo contesto, gli è stato chiesto di Mats Hummels, il veterano difensore segnalato dalla Real alla partenza ufficiale di Merino “Chi? Hummels? Pacheco, Jon Martín, Igor, Elustondo…”, è stata la sua risposta.
L’assurdità del mercato

Riferendosi al funzionamento del mercato, Imanol ritiene che “nessuno lo controlla”. Tre partite saranno giocate prima della chiusura: “È assurdo. Lo avete visto l’anno scorso. Le ultime mosse sono state fatte nell’ultima mezz’ora. È ridicolo doverci confrontare con questo dopo aver già giocato tre partite”. Il allenatore conclude poi che questa situazione potrebbe beneficiare qualcuno, ma sicuramente non favorisce i club. “È impostato in questo modo, ma è un problema per altri”.

I suoi dubbi sull’undici titolare
Riguardo alla partita di domani, Imanol ammette di avere “più dubbi che mai” sulla formazione da schierare: “Non siamo al 100% e ho molti dubbi. Questa è una settimana con tre partite e non tutti stiamo bene. Vediamo se riesco a dormire bene e a fare la scelta giusta”. Crede ci siano “aspetti da migliorare” rispetto alle prime due partite. Ritiene quindi fondamentale “scegliere bene la formazione e le sostituzioni, perché dobbiamo risparmiare tempo, ma possiamo farlo vincendo”.

Zubeldia e Pacheco, in forma
Imanol sottolinea che Pacheco e Zubeldia stanno bene, “pronti a giocare”. Si sofferma sulle condizioni fisiche del navarro, che era stato dato per scontato: “È un ragazzo molto resistente, che sopporta molto bene questo tipo di infortuni. Avanza. Voglio giocatori come lui. Ha avuto ottime sensazioni, dice che sta al 100%”.

Vogliono più punti in casa
Sulla partita contro l’Alavés, Imanol ricorda che “è un derby”. E aggiunge: “I tifosi e i giocatori daranno più importanza alla partita contro l’Athletic, ma ci piace vincere i derby. È la nostra seconda partita in casa, abbiamo perso la prima e quest’anno vogliamo ottenere più punti in Anoeta”.
Il derby contro l’Alavés

Sostiene che la squadra babazorra sia ancora in fase di sviluppo, adattandosi dopo questo insolito mercato: “È un derby e non importa dove ti trovi o quali giocatori hai. L’obiettivo di entrambi è lo stesso: vincere. Non hanno cambiato l’allenatore, alcuni giocatori, sì, come noi, ma il loro obiettivo rimane quasi lo stesso. Sarà una partita ostica, complicata”. Ha notato molta “competitività” contro il Betis. E sottolinea questi pregi degli alavesi: “Esercitano una forte pressione e inviano molti palloni in area, molti cross, avanzano con molti giocatori e hanno giocatori molto abili in avanti”.

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